Gente di mare 2. Generazioni
- Autore: Mario Genco
- Genere: Romanzi e saggi storici
- Categoria: Saggistica
- Anno di pubblicazione: 2017
“Gente di mare 2. Generazioni” costituisce il prosieguo di una precedente pubblicazione di Mario Genco, appassionato studioso che continua a soffermarsi sul mondo del mare, per certi versi ignoto e inesplorato. L’autore è rimasto affascinato e coinvolto da una nutrita documentazione ritrovata presso l’Archivio di Stato di Palermo in cinque registri che contengono Rapporti e Testimoniali di Capitani Marittimi.
Attraverso la consultazione di questi grandi registri, Mario Genco ha ricavato elementi preziosi per le sue pubblicazioni. Di recente sono usciti altri volumi che si occupano della marineria siciliana ma studi specifici sulla sua formazione in Sicilia non esistevano ancora. Vi sono solamente alcuni studi sulla marineria borbonica, pertanto “Gente di mare 2. Generazioni” costituisce una grande novità: a partire dal Settecento la marineria rappresenta, infatti, nella società un aspetto di profonda modernità. Se si ricerca un settore particolarmente avanzato dal punto di vista tecnologico, questo può essere individuato nella Marina; la concezione del mare è legata a un’idea di libertà che genera questo stesso mondo. È una tradizione che risale al Settecento e che si è sviluppata soprattutto nelle grandi flotte imperiali, spagnola ed inglese.
Nella ricostruzione storica del Meridione, specie nella storia siciliana, questo aspetto dello sviluppo dell’isola è sempre stato trascurato. Ciò dimostra una tara ideologica, quello di legare il tema dello sviluppo esclusivamente alla terra, al latifondo immobile, senza guardare a ciò che avveniva alla Marina.
Quando si parla dei Florio si osserva una grande famiglia borghese che ripete i riti aristocratici ma si narra poco della loro grande tradizione industriale, soprattutto nella marineria. Se vi è un elemento innovativo nella storia dei Florio, è proprio nella loro flotta. Il progetto marinaro, proprio perché legato a quest’idea di modernità, appartiene a una concezione illuminista ed è singolare che una delle antiche scuole della Sicilia, tra le più avanzate e moderne, sia stato l’Istituto Nautico di Palermo.
Di tutto questo si era persa la memoria e si deve adesso a Mario Genco il recupero di questo mondo: “Gente di mare 2. Generazioni” ci offre l’opportunità di scoprire come è stato fondato questo Istituto e le famiglie che hanno retto questo Istituto. Comprendiamo così, come queste famiglie siano state contemporaneamente naviganti e imprenditori, ovvero la parte più attiva della città. Il sottotitolo di questo secondo volume, “Generazioni”, allude a queste grandi famiglie marinare quali i Fileti, i Pirandello, i Di Bartolo, i Rallo, gli Onorato, i Trifiletti.
Tra le famiglie appartenenti a questo mondo marinaro si vedono pure gli antenati di Luigi Pirandello che però non esaltò queste sue origini.
Risulta pertanto erronea e parziale una visione di una città che ha girato le spalle al mare mentre invece dal mare e per il mare veniva una storia complicata e affascinante. Mario Genco ricostruisce questa storia con lo scrupolo e l’attenzione propria dello storico, in ragione della complessità degli atti da esaminare, ma da parte sua vi è anche una affezione stilistica. I registri sono scritti in una lingua che è familiare all’autore, vi è come una sorta di simbiosi: è una lingua secca e asciutta, mai ripetitiva come era una volta quella delle cronache, dove bisognava essere essenziali.
La lingua di “Gente di mare 2. Generazioni” è essenziale, serve solo per fornire le informazioni necessarie. Non si trova mai una spiegazione, una risposta ad un perché, a un come; è il lettore che deve inventarsi la storia: proprio qui - dove gli elementi offerti sono particolarmente scabri, pur riuscendo a destare particolare curiosità e interesse nel lettore - scatta il meccanismo letterario.
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