Gianni Sassi, la Cramps & altri racconti di Giordano Casiraghi

Per gli appassionati di musica era l’uomo della Cramps. Per tutti gli altri un agitatore culturale di rara intelligenza sempre pronto a épater le bourgeois.
Gianni Sassi è scomparso trent’anni fa dopo aver vissuto più di una vita, tutte attraversate a velocità estrema, lasciando un vuoto che non è mai stato colmato. Milanese d’adozione, Sassi ha messo le mani ovunque: dalle campagne pubblicitarie ai dischi, passando per il cibo, la poesia, l’editoria. Ha fondato una delle etichette più dirompenti del panorama discografico italiano: La Cramps, appunto, dalla quale nacquero Area, Eugenio Finardi, Alberto Camerini e tanti altri. Inoltre Sassi ha ideato riviste come “Alfabeta” e “La Gola”, creato dal nulla manifestazioni storiche come “Milano poesia” o happening incredibili, valga per tutti “Il treno di John Cage”.

Tante vite, si accennava poco sopra. Giordano Casiraghi, giornalista e scrittore di vecchia data, le ha riassunte tra le pagine di Gianni Sassi, la Cramps & altri racconti (Arcana, 2023), facendo ricorso a numerose testimonianze di amici, colleghi, e di chi, in un modo o in altro, ha avuto a che fare con una delle menti più brillanti del secondo dopoguerra italiano.

Come scrive Francesco Schianchi nella postfazione del volume:

L’autore del libro, dando la parola ai diversi attori di una galassia Cramps e riproducendo i loro frammenti di racconto, ha fatto in gran parte un lavoro di microanalisi storica, capace di restituire al lettore non solo gli aspetti informativi (…), ma soprattutto una narrazione a più voci, o meglio, a più sentimenti.

Ma c’è dell’altro, tanto altro. Casiraghi è riuscito a mettere al proprio posto più di un tassello: la sua opera non manca di riassumere tutte le iniziative di carattere culturale prese in consegna e gestite da Sassi, ricostruendone il percorso, aggiungendo i più significativi articoli di stampa usciti all’epoca.
Focus anche sulle riviste sassiane (non solo le già menzionate “Alfabeta” e “La gola”…), su tutti i dischi usciti con il marchio Cramps. E il Sassi privato? Dai racconti raccolti nel libro, esce fuori la figura di una persona burbera, fuori dagli schemi, che non si poneva limiti, mosso non dal vile denaro ma dalla passione smodata per la cultura, poco conta se non legata alla massa.
Un lavoro, quello di Casiraghi, forse definitivo. Di uomini come Sassi non se ne trovano più in circolazione, è giusto ricordarlo così.