Gianrico Carofiglio vince l’edizione 2014 del Premio Giorgio Scerbanenco, il più importante premio italiano per la letteratura poliziesca e noir. Alessandra Stoppini ha intervistato l’autore per SoloLibri.
Il Miglior Romanzo Noir Italiano è Una mutevole verità di Gianrico Carofiglio (Einaudi 2014).
“Un romanzo che si inserisce in un lungo e apprezzato percorso narrativo, legato a importanti problematiche sociali e morali, che sono affrontate con un linguaggio ancora una volta efficace, preciso e concreto”
Così ha decretato la giuria letteraria di Courmayeur Noir in Festival, in programma a Courmayeur dal 9 al 14 dicembre. La Giuria era composta da Cecilia Scerbanenco (Presidente), Valerio Calzolaio, Luca Crovi, Loredana Lipperini, Sergio Pent, Ranieri Polese, Sebastiano Triulzi, Bruno Ventavoli e John Vignola.
Ecco i 5 finalisti del Premio Scerbanenco 2014
- Gianrico Carofiglio, Una mutevole verità (Einaudi);
- Roberto Costantini, Il male non dimentica (Marsilio), al quale è stato assegnato il Premio Speciale;
- Romano De Marco, Io la troverò (Feltrinelli);
- Nicola Lagioia, La ferocia (Einaudi);
- Marilù Oliva, Le sultane (Elliot)
Gianrico Carofiglio nato a Bari nel 1961, uno degli scrittori italiani più venduti con quattro milioni di copie a tutt’oggi e tradotti in ventiquattro lingue diverse, è stato giudicato dalla giuria letteraria come “un narratore personale e coerente”.
“Beh, mi fa piacere essere considerato “personale”. Quanto alla coerenza, bisogna intendersi sul significato della parola. Se è un modo per dire che rispetto il lettore, sono d’accordo e la cosa mi fa molto piacere”
Ha precisato Gianrico Carofiglio da noi intervistato.
Il romanzo vincitore del Premio Scerbanenco 2014 segna la comparsa nel giallo italiano di una nuova figura letteraria quella del Maresciallo dei Carabinieri Pietro Fenoglio, le cui indagini investigative forse saranno destinate a essere al centro di altre storie.
“Perché no? Vediamo l’anno prossimo”
Anticipa lo scrittore pugliese. Sarà proprio la capacità di dubitare che premierà il Maresciallo Fenoglio portandolo alla soluzione del giallo, perché, secondo l’autore:
“la capacità di praticare il dubbio metodico – cioè la capacità di non rimanere impigliati nelle proprie intuizioni e convinzioni – è lo strumento più efficace di ogni investigatore, sia nei romanzi sia nella vita reale”.
Il Premio Giorgio Scerbanenco, il più importante premio italiano per la letteratura poliziesca e noir, è dedicato alla memoria dello scrittore, giornalista e saggista Giorgio Scerbanenco (Kiev 1911 - Milano 1969) considerato il maestro ideale di tutti i giallisti italiani. Di questo autore versatile e prolifico, che ebbe il merito di spaziare in ogni campo narrativo, narrando il volto difficile e amaro dell’Italia del Boom economico degli anni sessanta, Gianrico Carofiglio ha letto diversi romanzi, “fra questi mi è piaciuto particolarmente Venere privata”, scritto dall’autore di origine ucraina nel 1966, primo volume dedicato al personaggio letterario di Duca Lamberti, giovane medico radiato dall’Ordine e condannato a tre anni di carcere per aver praticato l’eutanasia in una paziente in stato terminale.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Gianrico Carofiglio vince il Premio Scerbanenco 2014. Ecco l’intervista all’autore di “Una mutevole verità”
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