Gli amici ritrovati. Tra le righe dei grandi romanzi per ragazzi di Antonio Faeti

Gli amici ritrovati. Tra le righe dei grandi romanzi per ragazzi è un libro che si colloca a metà tra un saggio sulla letteratura per l’infanzia e un concreto invito alla lettura, con tutta la piacevolezza di una raccolta di storie.
In realtà i brevi capitoli racchiudono le prefazioni o postfazioni scaturite dall’esperienza dell’autore, Antonio Faeti, nell’arco del suo appassionato percorso professionale, da maestro di scuola elementare a professore di Letteratura per l’infanzia presso l’Università di Bologna e curatore della collana “Delfini” della casa editrice Bompiani.

Il suo è un approccio spontaneo, volto a suggerire la scoperta di romanzi che meritano di essere letti, a prescindere dall’età e dalla propria esperienza. Si va dai grandi classici, come La capanna dello zio Tom, Il libro della giungla e Le avventure di Huckleberry Finn, alle narrazioni più recenti, ad esempio Seduto nell’erba, al buio di Mino Milani o Tre primavere al castello di Chiara Lossani.
Ogni libro presentato ha qualcosa da insegnare, sia sotto il profilo etico che emotivo, e vengono volutamente mostrati i legami con l’attualità.

Gli spunti sono dunque molteplici: per i giovani lettori questa è una sorta di “guida” nei fantastici mondi creati da autori del calibro di Jonathan Swift e Frank L. Baum, per gli adulti è un modo per rispolverare storie senza tempo, ovvero gli “amici” dell’età più spensierata, per gli insegnanti un valido contributo nel far amare la lettura.

Se gli adulti desiderano allevare bambini lettori devono tener conto di questa connessione: c’è sempre un momento in cui il sommo Tusitala deve confrontarsi con l’anonimo svedese, c’è sempre un bambino che colloca il biblico Achab accanto a Cocco Bill. Come asseriva uno studioso scomparso e rimpianto, la carta geografica del reame letterario è strana, tortuosa, incidentata, piena di pianure, cosparsa di montagne. Va studiata e rispettata.