L’espressione "hic sunt leones", che tradotta letteralmente significa "qui si trovano i leoni", è oggi spesso impiegata in senso ironico per indicare le aree di ignoranza (spesso decisamente estese) di qualcuno, o per alludere, con tono di scherzo, a un pericolo insidioso dalla natura imprecisata.
Ma cosa significava in origine l’espressione? Da dove deriva? Scopriamolo insieme.
Hic sunt leones: da dove deriva e cosa significa
Sebbene non vi siano riscontri nei rari reperti d’età antica, l’espressione viene associata alle carte geografiche dell’impero romano, in cui veniva usata per indicare le ignote regioni africane, a indicare che da quel punto in poi non si aveva idea di cosa si sarebbe potuto trovare esattamente, fatta eccezione per delle belve feroci.
In realtà, l’unica attestazione di una formula simile ("hic abundant leones") è stata trovata sulla Cotton Map (carta geografica risalente al X secolo d.C), indicata sulla costa orientale dell’Asia. Ben più diffuse sono invece le espressioni "hic sunt dracones" ("qui si trovano i serpenti") o "hic nascuntur elephantes" ("qui nascono gli elefanti") (che sembra però essere più che altro un’informazione su dove trovare una fonte d’avorio).
La frase compare anche ne Il nome della rosa di Umberto Eco. Mentre Jorge da Burgos e Guglielmo da Baskerville si trovano nella stanza segreta della biblioteca (non a caso chiamata "finis Africae"), il primo afferma, in modo totalmente anacronistico:
"Ci sono dei confini al di là dei quali non è permesso andare. Dio ha voluto che su certe carte fosse scritto: hic sunt leones".
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Hic sunt leones: cosa significa?
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