Fortuna che i libri non smettono mai di uscire! Altrimenti come impiegheremmo il tempo trascorso in libreria quando usciamo dall’ufficio o quando abbiamo un attimo di relax? Giunti a fine anno, vediamo quali sono stati i libri più belli del 2011. Una scelta personale di titoli, in ordine sparso, naturalmente: non scegliamo né gerarchie, né priorità. L’ordine, se vi aggrada, sarà a vostra discrezione.
Si comincia da casa nostra, partendo direttamente dal Premio Strega 2011: Edoardo Nesi, con il suo "Storia della mia gente" (Bompiani), un caso letterario tricolore del 2011. A metà tra saggistica e narrativa, ci racconta l’Italia di oggi, vessata economicamente e in continua mutazione, che sembra virare verso il basso, dandoci l’immagine di un Paese in cui le generazioni di oggi saranno più povere di quelle di ieri.
Restiamo in Italia parlando dell’ultimo lavoro di Alessandro Baricco, "Mr. Gwyn" (Feltrinelli). Pensavate che si fosse ritirato dalla carriera letteraria per darsi solo all’insegnamento o ad altre arti (ricordate il suo film, "Lezione 21"?). E invece eccolo rispuntare quasi a sorpresa tra gli scaffali delle librerie, per raccontarci, come al solito a suo modo, la storia di uno scrittore, accompagnato da un’assistente, alla ricerca di un qualcosa, forse di quel mistero che lo accompagna lungo i sentieri che percorrerà.
Chiudiamo la parentesi italica con il thriller "Il tribunale delle anime" (Longanesi), di Donato Carrisi che, dopo "Il Suggeritore", si conferma come uno dei migliori autori della sua generazione, portando i suoi lettori in una Roma notturna e spettrale, che fa da contraltare ai labirintici percorsi mentali dei suoi protagonisti.
Voliamo in Sudamerica per omaggiare giustamente una degna collega di Isabel Allende, sempre più amata dai suoi lettori, sempre più argomento di curiosità e di interesse per chi ancora non le si è avvicinato: stiamo parlando di Marcela Serrano. Il suo ultimo "Dieci donne" (Feltrinelli), raccolta di voci femminili che vengono raccontate, si raccontano e raccontano per ottenere quella dignità che spetta loro.
Chi ama Jonathan Franzen avrà certamente letto "Libertà" (Einaudi), romanzo attesissimo da parte dei suoi fan e non solo. E’ attraverso le vicende di una famiglia che il romanziere americano racconta la società americana, coinvolgendo ed emozionando come solo i grandi scrittori sanno fare. Una lunga attesa prima di questa opera basta a giustificare il suo inserimento in elenco.
A proposito di ritorni, agli amanti di "Le vergini suicide" e "Middlesex" non sarà di certo sfuggito "La trama del matrimonio" (Mondadori), ultima fatica di Jeffrey Eugenides. La storia di un triangolo amoroso in cui Eugenides, come al solito, ci mette del suo, offrendoci una storia di sentimenti e di riflessioni metaletterarie.
Il 2011 è stato anche l’anno della scomparsa di un genio del nostro tempo: Steve Jobs. Per questo inseriamo la sua biografia ufficiale, "Steve Jobs" (Mondadori), semplicemente, curata da Walter Isaacson. Una raccolta di voci diverse sulla vita e i sogni di Jobs, ci permetteranno di entrare nella testa di uno dei più grandi pionieri del nostro tempo.
Sono passati i tempi in cui i nerd erano quei ragazzotti brufolosi, gonfi e occhialuti, soliti zimbelli dei bulli e adorati dai professori. Inutile negarlo ancora: i nerd hanno cambiato il mondo! Prendete Jobs, Zuckerberg, Spielberg... erano nerd, e adesso? Benjamin Nugent, con il suo "Storia naturale del nerd" (ISBN), ci racconta questo mondo popolato di citazioni, fumetti, videogiochi, supereroi, figure letterarie e quant’altro, fornendoci tutto ciò che c’è da sapere sul nerdismo.
Murakami Haruki probabilmente aspetta il premio Nobel: in "1Q84" (Einaudi) ci racconta con il suo proverbiale stile la storia di un uomo e di una donna, invischiati in una fantascientifica tragicommedia quotidiana, dove Orwell si fonde con Wong Kar-wai.
E veniamo al caso letterario dell’anno: la pubblicazione di "Il re pallido" (Einaudi), opera incompiuta di David Foster Wallace, geniale autore morto suicida 3 anni fa. Si vociferava da tempo su questo libro, si temeva sulla sua intraducibilità, ma finalmente il momento è giunto: per il resto, Wallace si legge, non si spiega.
Volete segnalare libri che mi sono perso o la vostra personale top ten dei libri più belli del 2011? Commentate!
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: I 10 libri più belli del 2011
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