I bambini silenziosi di Patricia Gibney

I bambini silenziosi (Newton Compton, 2022, trad. L. Miccoli) è il quinto volume della saga con protagonista Lottie Parker, ideata da Patricia Gibney, dopo L’ospite inatteso, Le ragazze scomparse, Uccidere ancora, Nessun luogo è sicuro. Un thriller potente e ben costituito.

Il romanzo narra la storia del ritrovamento di un ragazzo undicenne, Mikey Driscoll, il cui corpo viene rinvenuto da dei coetanei, morto e sistemato su di un letto di fiori. A indagare Lottie Parker, in un riflettersi molto difficile per lei, perché il deceduto era molto amico di suo figlio Sean.

A questa morte inspiegabile se ne aggiunge presto un’altra: un altro ragazzo ucciso, e composto su fiori selvatici, nei pressi del lago Ladystown. A questo punto non si può che iniziare a parlare di un serial killer. Ma non è facile giungere a una soluzione, perché Lottie si accorge presto che tutti mentono e tacciono verità importanti, compreso suo figlio. Che fare? Davanti a lei gioca una matassa confusa di parole non dette, ragazzine sfrontate, allenatori belli e ricchi, familiari silenti e omertosi. Ma lei è testarda, determinata e capace e non si ferma davanti a nulla. Giungerà alla verità senza mettere in pericolo il figlio tanto amato? E perché l’assassino compone in questo modo le sue vittime?

Un thriller ben congegnato, ricco di continui colpi di scena che ribaltano continuamente il senso della narrazione. La prosa è scorrevole, ma potente; i personaggi e l’ambientazione sono resi con maestria e minuzia di particolari. Temi di attualità trattati con rara sensibilità caratterizzano la trama del romanzo, per certi versi devastante, perché parla di minori e di violenza, per cui è facile conseguenza domandarsi:

“Come si sta riducendo Ragmullin? Si domandò Lottie. La città stava morendo sotto gli occhi di tutti, intrappolata in un pantano di corruzione, omicidi, e abusi.”

Un trattato di attualità per una scrittrice che non smette di stupire e intrigare.