I cardinalissimi di Angelo Gallippi

I cardinalissimi è un saggio di Angelo Gallippi (Edizioni Sanpino, Pecetto Torinese 2024, pp. 400), con il sottotitolo “I porporati più influenti nella Chiesa di Francesco” e con la prefazione della giornalista del Tg1 e storica della Chiesa Cristina Guerra, che scrive (nella terza di copertina):

«Non è solo una carrellata di nomi, di date e di incarichi. C’è il racconto della vita di ogni cardinale la sua vicenda umana, le sue origini, i suoi interessi e il suo stesso pensiero su tutti i temi più attuali: dall’omosessualità alla comunione ai divorziati risposati, dallo scandalo della pedofilia alla bioetica e all’eutanasia, dalla sinodalità della Chiesa alla centralità della figura del sommo pontefice, dalle ultime riforme interne al ruolo di mediatore del Vaticano nella compagine internazionale, soprattutto ai fini della promozione della pace.»

L’originalità del saggio sta sicuramente anche nella formazione dell’Autore: il prof. Angelo Gallippi, infatti, è un docente di matematica e fisica, ma molto appassionato di questi argomenti in quanto gradisce porre all’attenzione del pubblico le figure di personaggi di cui, una volta non più, poco se ne parlerà.
Da docente egli analizza anche i numeri e le statistiche. In vista del Concistoro del prossimo 8 dicembre, il Sacro Collegio Cardinalizio sarà composto da 121 elettori (cioè con meno di 80 anni) e 114 non elettori (cioè superiori agli 80 anni, ma eleggibili). Dei 121 cardinali, ben 91 sono stati nominati dall’attuale Sommo Pontefice, cioè il 75% dei componenti il Conclave. Se ne deduce che il futuro Papa potrebbe essere un bergogliano.
Ma ciò, e Gallippi lo dimostra nelle sue biografie, non è del tutto sicuro in quanto molti dei cardinali nominati da Papa Francesco strada facendo sono ritornati sulle loro posizioni e quindi non del tutto consone con quelle del Papa medesimo.
Scrive al riguardo il prof. Gallippi a pag. 19:

«[…] Sono gli scontenti diversamente bergogliani che, dopo la nomina, si sono trovati in disaccordo con il vescovo di Roma su diverse questioni fondamentali – alcuni anche defenestrati in modo spesso sbrigativi – maturando risentimenti personali nei suoi confronti. D’altra parte vi sono anche porporati che hanno ricevuto la berretta rossa dai suoi predecessori e poi si sono trovati in sintonia con lui.».

Ulteriore caratteristica del saggio è anche l’analisi dei due schieramenti all’interno del Sacro Collegio dei c. d. “progressisti” e dei c. d. “tradizionalisti”.
Un’ulteriore originalità del saggio di Gallippi è come se fosse un immaginario viaggio tra i porporati più influenti della chiesa di Papa Francesco, precisamente e magistralmente documentato anche con un’ampia bibliografia e delle note esplicative.
Altro argomento di attualità sono sicuramente le guerre in atto e il ruolo del Vaticano.
Ma sicuramente non è una novità: nella millenaria storia della Chiesa le guerre sono state all’ordine del giorno e l’intervento dei legati pontifici lo stesso.
Naturalmente la Chiesa è contro la guerra (celebre l’assioma di San Giovanni Paolo II del 1991 «la guerra è un avventura senza ritorno») e, nella sua indole, tenta sempre di negoziare, anche con l’ispirazione della Madonna, dello Spirito Santo, cioè della preghiera.
Ed ecco che le scelte dei cardinali elettori dovranno certamente tentare di convergere in una direzione positivamente costruttiva, ma non solamente per la Chiesa, ma anche per il mondo intero.