I dodici segreti di Robert Gold

I dodici segreti (Longanesi, 2022; traduzione di Giuseppe Maugeri) è un thriller coinvolgente, corposo e complesso, del quale ho apprezzato molto la struttura, a mio avviso la vera protagonista: la suddivisione in 12 capitoli brevi - da qui il titolo - rende agevole la lettura, esercitando sul lettore, spinto da costante curiosità, un effetto senza dubbio incalzante.
La scoperta della verità, che non sembra arrivare mai, fino alla fine, perché di difficile comprensione, è stimolata e garantita anche dal breve e incisivo estratto narrativo ad apertura di ogni capitolo e dalla rivelazione di un inaspettato e mirato colpo di scena a chiusura di ogni singolo paragrafo - anch’esso breve - che assieme agli altri paragrafi compongono ciascun capitolo.

Questa potrebbe essere l’occasione giusta per scoprire la verità di cui mia madre aveva così disperatamente bisogno.

Questa struttura ben orchestrata è sorretta da una poliedricità di punti di vista narrativi grazie all’alternanza di molti personaggi che ruotano attorno al protagonista Ben Harper, affermato giornalista d’inchiesta che si vede costretto a ripercorrere un oscuro e tragico passato che lo riguarda da vicino: la morte prematura e inaspettata di suo fratello Nick, all’epoca quattordicenne, ucciso assieme all’amico Simon per mano di due coetanee; evento che ha sconvolto la sua famiglia portando dieci anni dopo alla morte della madre.

Immagino Nick e Simon in ginocchio, le ragazze che tirano loro indietro la teste per baciare le bocche aperte. Lo scintillio di lame che affondano senza esitazione ai lati del collo.

Il sobborgo londinese di Haddley attraversato dal Tamigi funge da sfondo alla costante suspense di un romanzo dove se da un lato le descrizioni di luoghi e ambientazioni non sono numerose né dettagliate, ma piuttosto sembrano fugaci pennellate qua e là; dall’altro la presenza dominante e determinante dei diversi dialoghi che sorreggono l’alternanza e l’intreccio fra le differenti versioni enunciate da ogni singolo personaggio, ciascuno portatore di un segreto mai svelato, tiene costantemente il lettore incollato a una storia ben congegnata.
Gli eventi che si susseguono sono stati ricostruiti in modo strategico, dettagliato e funzionale: tessere infinite di un puzzle che lentamente, solo alla fine, si ricompongono per dare luce a ciò che per lunghi anni è stato sepolto dalle volontà di molti abitanti.

Una prosa pulita, semplice e diretta garantisce la perfetta cornice a questo thriller che merita la giusta attenzione.