I figli della libertà. Le cronache di Braveheart di Jack Whyte

Dopo aver allietato i lettori di tutto il mondo con la saga de “Le Cronache di Camelot”, che hanno riportato fedelmente le figure di Artù e Merlino (vedi “Il segno di Excalibur”), lo scrittore scozzese, che vive in Canada, inaugura una nuova serie imperniata sul popolo scozzese e sul personaggio leggendario e mitico di William Wallace.

Braveheart è già stato descritto in molti libri e film ed è reso famoso al grande pubblico dal film di Mel Gibson del 1995 che tutti noi abbiamo visto ed amato. Le ingiustizie subite dagli scozzesi da parte degli oppressori inglesi sono alla base delle rivendicazioni di un’intera etnia e vengono interpretate e portate avanti a gran voce dal vero leader di quella nazione: William Wallace.

Il romanzo ricopre temporalmente tutta la fanciullezza e la gioventù del condottiero fino alla vigilia della battaglia di Sterling, mettendo in evidenza il carattere del ragazzo oltre a descrivere le vicende storiche e politiche di quegli anni. Anche la natura scozzese la fa da padrone e memorabili sono i paesaggi dipinti da Whyte. E’ il cugino James che parla in prima persona e descrive le vicende militari e storiche del periodo. Il giovane William sta scappando dalle terre di Carrick in compagnia del cugino, dopo il massacro della sua famiglia da parte degli inglesi. Il formidabile arciere Ewan Scrymgeour lo salva dalle insidie della foresta. E’ il segno del destino. Proprio l’arciere lo addestrerà e lo renderà a sua volta un magnifico combattente dotato di mente sopraffina oltre a doti fisiche e di concentrazione eccezionali. Il suo carisma poi lo renderà leggendario e riuscirà a far breccia dei cuori di migliaia di scozzesi. Farà rinascere l’amor patrio e ridarà speranza ad un popolo oppresso e sconfitto da secoli. Con un temperamento e una grinta senza pari, William inizia a radunare uomini disperati nella foresta di Selkirk e a formare il primo gruppo di quello che diverrà un vero e proprio tumulto popolare.

Con uno stile fluido e molto scorrevole, Jack Whyte ci propone l’essenza stessa di un popolo, i motivi di unione e i dissensi, l’orgoglio della nazione, il cuore, il senso di appartenenza e di fratellanza contro l’oppressore, sentimenti che si possono estendere anche ad altri popoli e che pertanto possono avere una valenza specifica per ognuno di noi. Lo scrittore celebra la figura di una leggenda, l’emblema stesso del suo popolo, descrive la vita ed il carattere di un uomo, sì eccezionale, ma comunque umano, con i suoi difetti e contraddizioni. Nel romanzo, infatti, non ritroviamo l’esaltazione di un superuomo, ma la fotografia di un grande e giusto personaggio che dà tutto per un ideale. Attraverso basi storiche notevoli, l’autore entra nei minimi particolari e dettagli arricchendo oltremodo il lettore.

Pubblicato da Piemme nel 2012, I figli della libertà. Le cronache di Braveheart di Jack Whyte è un romanzo storico da non perdere, scritto da un vero maestro del genere!