“La cultura salverà il mondo”: si potrebbe sintetizzare così, parafrasando Fedor Dostoevskij, la poetica di Christian Costa, artista multiforme in equilibrio tra scrittura e scultura. Con un unico obiettivo: raccontare la natura umana.
Così, dopo gli studi all’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino, Costa espone le sue creazioni in tutta Italia, e poi in Spagna, Romania, Repubblica Ceca, Danimarca, Stati Uniti e Inghilterra.
I suoi mondi ammaccati sono realizzati in legno o acciaio. I più recenti si affidano a resine dalle tonalità delicate che mantengono le trasparenze e permettono nuove soluzioni e giochi di luce.
Nel 2023 l’artista sente il bisogno di un registro narrativo diverso: con Golem edizioni pubblica un libro ambientato nel mondo dell’arte e intitolato Il colore della vendetta.
I mondi ammaccati di Christian Costa
I suoi mondi sono il palco su cui ciascuno di noi mette in scena la recita della vita, indossando maschere di pirandelliana memoria. E allora paesi, continenti, oceani si susseguono in una perfezione formale segnata da un’ammaccatura o da una bruciatura, a seconda del materiale utilizzato.
Mondi che esibiscono cicatrici, la cui integrità è violata dalla mano dell’uomo e dall’uso spregiudicato che fa delle risorse naturali. Da quello strappo nella materia entra la letteratura.
Non si tratta di una lettura negativa della realtà contemporanea:
L’uomo, ne sono convinto, ha le capacità per risollevarsi, per rimediare. La medicina che può restituire equilibrio alla terra è la cultura.
Ecco allora che le sculture sono avvolte da un flusso di parole scritte a mano dall’artista: un giro del mondo letterario che di volta in volta riporta frasi celebri di grandi autori o di personaggi di spicco dell’universo culturale appartenenti a paesi e tempi diversi: Eugenio Montale, Blaise Pascal, Antoine de Saint-Exupery, Michail Bulgakov, Virginia Woolf, Franz Kafka. Ma anche Johann Sebastian Bach o Albert Einstein, per citare solo alcuni nomi.
I mondi in resina moltiplicano la magia: inglobano minuscoli aeroplani di carta creati con le pagine stesse dei libri.
Fragili eppure resistenti, come sa ogni bambino che ne ha costruito uno, sembrano sorvolare la terra in un messaggio di speranza. Suggeriscono che il riscatto passa attraverso le parole scritte. Come quelle di un libro.
“Il colore della vendetta” di Christian Costa
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Nel 2023 Christian Costa scrive Il colore della vendetta (Golem Edizioni) e racconta il mondo dell’arte a lui familiare. La formula è quella del thriller psicologico, tra delitti seriali che colpiscono personalità legate a grandi realtà museali, falsi d’autore e promesse artistiche emergenti. Sullo sfondo un sistema che si scopre corrotto e la debolezza della natura umana che si rivela nelle sue molteplici sfaccettature.
O nelle tante maschere che i personaggi indossano per nascondere cicatrici, per difendersi o semplicemente per adattarsi alla quotidianità.
Quasi un cerchio creativo che si chiude per l’autore. Con una differenza di linguaggi:
Il libro lega la sua diffusione alla traduzione. Mentre le sculture parlano un linguaggio universale, immediato, che non necessita di intermediari per essere fruito da chiunque.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: I “mondi ammaccati” di Christian Costa tra arte e letteratura
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