Il Principe dei Fulmini di Mark Lawrence

Pubblicato da Newton Compton a inizio 2012, “Il Principe dei fulmini” di Mark Lawrence è il primo libro di una trilogia che, per la giovane età del protagonista e per una versione alternativa della terra, in cui la civiltà si è involuta di nuovo al medioevo, mi ha ricordato i romanzi “La mano sinistra di Dio” e “Le quattro cose ultime” di Paul Hoffman.

Trama - Il principe Honorius Jorg Ancrath, all’età di nove anni, assiste al brutale assassinio della madre e del fratello minore per ordine del conte Renan, avversario politico del padre Olidan. Gettato in una fitta macchia di rovi da un uomo della scorta, Jorg si salva anche se ferito gravemente, ma, quando scopre che il brutale omicidio non verrà vendicato e che il padre accetterà un risarcimento economico, fugge e guidato da un bruciante desiderio di vendetta, si unirà ad una banda di fuorilegge mercenari.
Jorg è ora un adolescente maturato dalla morte e dal male, vissuto per strada è diventato spietato e crudele, disposto a sacrificare tutto e tutti per ottenere la sua vendetta e assurgere al trono del padre e del regno, tradito, comprenderà di essere solo una pedina in un gioco più grande e pericoloso.

“Quando uccisero mia madre e mio fratello avevo nove anni e combattei per salvarli, ma le spine mi tenevano stretto e mi hanno spiegato le regole del gioco, da allora ho imparato ad apprezzarle.”

Una lettura assolutamente scioccante per la descrizione della ferocia e spietatezza dei personaggi e delle vicende raccontate. Inizialmente l’autore ci rappresenta Jorg rabbioso ed amorale, ma quando la violenza diventa estrema, con flashback sulla sua infanzia, rallenta il ritmo e ci fornisce una chiara visione del cuore di un bambino che ha conosciuto null’altro che dolore.
Romanzo avvincente e assolutamente originale, la narrazione in prima persona aggiunge immediatezza al racconto e consente di conoscere la mente ed il tumulto emotivo del protagonista.