Il progresso è un tema intramontabile e di scottante attualità che impegna da più di due secoli generazioni di pensatori, storici, letterati, artisti e scienziati.
Il tema del progresso è un concetto chiave per comprendere il nostro tempo e i due secoli che ci precedono: non solo da 250 anni a questa parte il progresso è diventato un termine che designa, in modo sempre più accurato e concreto, cambiamenti sociali e tecnologici della più varia natura, ma anche l’oggetto di speculazioni teoriche approfondite e articolate che hanno contribuito a dar vita a una serie, pressoché sterminata di opere letterarie e prodotti artistici.
Per gli studenti è utile approfondire il tema in modo trasversale e multidisciplinare tra letteratura, filosofia, arte e scienze, in quanto il progresso è spesso oggetto della prima prova o dell’orale dell’Esame di Maturità: tra le tracce della prima prova dell’Esame di Stato 2023 è stata proposta l’analisi della poesia di Salvatore Quasimodo Alla nuova luna. Con l’analisi del testo proposta, si invitava alla riflessione sul progresso scientifico e sulla responsabilità degli scienziati, a partire dal lancio dello Sputnik.
Il Progresso nella Letteratura
La letteratura, sia italiana che internazionale, riflette e racconta il progresso, esaltandone i mirabilia e criticandone le contraddizioni.
- Charles Dickens, ad esempio, in Tempi Difficili, offre un affresco della seconda rivoluzione industriale inglese.
- In ambito italiano Giacomo Leopardi nelle Operette Morali, criticherà il mito del progresso sino all’apoteosi delle “magnifiche e sorti e progressive” citate nella Ginestra.
- Salvatore Quasimodo compone una sorta di monito nell’apparente celebrazione del lancio dello Sputnik nella poesia Alla nuova luna;
- Filippo Tommaso Marinetti e i Futuristi invece ne esalteranno le potenzialità, cantando il mito della velocità e del movimento perfettamente incarnato nella moderna invenzione dell’automobile.
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- Sul miracolo economico italiano e sulla migrazione interna italiana hanno, ad esempio, offerto pagine esemplari Luciano Bianciardi, ne La vita agra e Pier Paolo Pasolini in Scritti Corsari.
- Mary Shelley nel suo romanzo Frankenstein mette in evidenza i rischi del progresso nelle scienze mediche e del delirio di onnipotenza che può interessare gli scienziati.
- George Orwell nei suoi romanzi mette in guardia contro i totalitarismi, ma anche contro i lati oscuri del progresso che nelle pagine di 1984 svela il suo rovescio dimostrandosi un incubo. Orwell aveva in un certo senso presagito il delirio della nostra società di massa, l’avvento di un mondo ipersicurizzato eppure paradossalmente senza vera e propria privacy in cui si sarebbe visto minacciato il bene più sacro: la libertà d’espressione.
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- Isaac Asimov nei suoi romanzi di fantascienza aveva previsto quasi tutto. Lo scrittore e divulgatore biochimico statunitense immagina un futuro in cui i robot abitano la Terra e devono sottostare alle leggi della robotica, che impediscono loro di nuocere agli esseri umani. La sua narrativa negli ultimi anni sta sempre più abbandonando l’ambito letterario per sconfinare nella cronaca: il futuro narrato da Asimov non è poi così distante da quello attuale. L’autore ci aveva già messo in guardia sui limiti morali delle scoperte scientifiche.
- Alberto Moravia nella raccolta di racconti L’Automa percorre le sorti della modernità e rileva, con largo anticipo, le derive della tecnica. In queste storie viene messo in luce il pericolo imminente: l’essere umano è sempre più assoggettato dai mass media e da un’iperattività che non conduce a un vero e proprio beneficio.
Recensione del libro
L’Automa
di Alberto Moravia
- Ian McEwan è tra gli autori contemporanei che meglio hanno parlato dei pericoli dell’intelligenza artificiale. Nel libro Macchine come me (Einaudi, 2019), lo scrittore ci offre una nuova potenziale rilettura del rapporto uomo-macchina. Tramite la figura dell’androide Adam, McEwan realizza una profonda riflessione sulla nostra società attuale, in particolare sui temi della giustizia e del consenso.
Recensione del libro
Macchine come me
di Ian McEwan
Il progresso nell’Arte
- Il Futurismo ha avuto significativi esponenti anche in campo artistico con Giacomo Balla e Umberto Boccioni che nelle loro opere esaltano il movimento e la velocità del progresso.
- In campo cinematografico, invece, un’eloquente descrizione della rivoluzione industriale può essere ritrovata in Tempi moderni di Charlie Chaplin.
Il progresso in Filosofia
- Hegel, soprattutto nella Fenomenologia dello Spirito, spiega la storia come un percorso che conduce alla progressiva autocoscienza razionale dello spirito umano che trova la propria attuazione in forme politico-sociali sempre più mature. Gli stadi anteriori preparano quelli successivi e anche le apparenti sconfitte sono destinate a realizzare una più piena positività.
- Marx, nel Capitale, finalizza la successione dei vari modi di produzione alla realizzazione del Comunismo e assegna al progresso, insito nei processi reali, la forma di una legge necessaria e scientifica dell’evoluzione, essenzialmente tecnologica.
- Nietzsche, in particolare nei Frammenti Postumi, rovescia la prospettiva della fede nel progresso smascherandolo come un mito che, tuttavia, si è compiuto e ha realizzato profonde contraddizioni.
- La scuola di Francoforte, specie nella Dialettica dell’Illuminismo di Horkheimer e Adorno, ribadisce che il sacrificio del presente per il futuro e la modernizzazione tecnologica hanno avuto in realtà un esito nichilistico e hanno realizzato un progetto di dominio, attuatosi nei totalitarismi che segnano la fine di ogni filosofia della storia.
Il progresso in Storia
- Gli ultimi tre decenni dell’Ottocento sono il momento storico a cui si attribuisce una delle più significative fasi di progresso della storia mondiale. Nonostante le contraddizioni sociali emerse in quel periodo, vengono messi a segni dei sostanziali avanzamenti nell’industria siderurgica meccanica e chimica, vengono scoperti le potenzialità del petrolio, dell’acciaio e dell’alluminio che contribuiranno allo sviluppo industriale dei beni di consumo e dei mezzi di trasporto. Allo sviluppo dell’industria, segue un processo di inurbazione che determina lo spostamento di grandi masse di persone dalle campagne alle città e, conseguentemente, la nascita delle metropoli.
- Un processo simile è quello avvenuto nel Miracolo Economico Italiano (1946-1973) dove la produzione industriale arrivò a livelli mai più raggiunti e per sostenerla fu necessario reperire una gran quantità di manodopera, con l’innesco di processi migratori di massa da Sud a nord.
- Ancora in corso è poi la rivoluzione digitale, una fase che ha assegnato al computer e alle tecnologie dell’informazione il ruolo di strumenti trainanti per lavorare sull’informazione. Informazioni di tipo differente vengono tradotte nel linguaggio informatico dando luogo alla convergenza digitale e, grazie a Internet e al World Wide Web, muta anche lo stesso concetto di comunicazione.
Il Progresso nelle Scienze
Al di là delle singole scoperte scientifiche, sono molte e molto importanti le teorie scientifiche che hanno riflettuto sulla nozione di progresso o, in modo altrettanto fondamentale, hanno determinato imprescindibili avanzamenti nella scienza stessa. Solo per citarne alcune, si può pensare alla teoria dell’evoluzione di Charles Darwin, alla psicoanalisi di Freud, alla teoria della relatività di Einstein e agli studi sull’intelligenza artificiale avviati da Alan Turing, considerato l’inventore del moderno computer.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Il Progresso: un percorso interdisciplinare tra filosofia, storia, letteratura, arte e scienze
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Il progresso?! Ha immerso l’umanità nella merda fino al collo. Guardatevi attorno, gente sempre più priva di ideali e sogni, gente sempre più ansiosa e nervosa, gente sempre più malvagia. Preferiscono uscire dalla merda di realtà creata da menti fanatiche e pazze, guardate i film che stanno allungando la durata, sempre più drogati che preferiscono farsi uno spinello per uscire dalla realtà, zempre più alcolizzati che appunto bevono, perchè niente gli rende più felici che uscire dalla realtà, tutti malati di fama e soldi, tutti che vogliono essere ricchi, il progresso ha sta creando la.generazione degli zombie. Fanculo a tutto sto progresso, fanculo alla tecnologia, fanculo alla modernità, fanculo al mondo creato da tutti i pazzi vissuti fino ad’ora. Tanto presto finirà tutto, sempre grazie al progresso. La terra sarebbe un pianeta bellossimo senza l’uomo.