Il Teatro a Messina e a Taormina negli anni ’70
- Autore: Rocco Familiari
- Genere: Arte, Teatro e Spettacolo
- Categoria: Narrativa Italiana
- Anno di pubblicazione: 2015
Il libro scritto a quattro mani da Rocco Familiari e Gigi Giacobbe dal titolo “Il Teatro a Messina e Taormina negli anni ’70” (Pungitopo, 2015) ci porta indietro nel tempo dagli anni ’30 agli anni ’70, agli albori di un teatro sperimentale, innovatore, creato dal nulla da grandi uomini siciliani dello spettacolo, come Massimo Mollica, Giovanni Cutrufelli, Adolfo Celi, Turi Vasile, Nino Cacia, Salvo Randone e gli stessi autori. Il saggio con passione svela come fu possibile in una Messina senza spazi teatrali e in una Taormina ricca solo di un tearo greco-romano, fruibile solo nei mesi estivi, in tempi così lontani, che si siano sviluppate una serie di iniziative, in campo teatrale, che hanno coinvolto il Living Theatre e LaMaMa ciò che di più inconsueto in campo teatrale ci fosse allora. Rocco Famulari, regista, drammaturgo, scrittore e Gigi Giacobbe, giornalista, critico di teatro, scrittore si sono incontrati per caso dopo trent’anni a Siracusa durante le rappresentazioni teatrali classiche nel 2008 e hanno scoperto di essere rimasti i soli testimoni e ad aver conservato documenti (recensioni, manifesti, fotografie) di quell’esperienza teatrale unica e straordinaria. E’ nato così questo libro-documento-testimonianza che nella prima parte racconta le tappe principali di un percorso che dal GUF (Gruppi Universitari Fascisti), passa al CUT (Centro Universitario Teatrale) e giunge al Teatro Struttura. Nella seconda parte invece è lo stesso Famulari che intervistato da Giacobbe
“traccia un affresco della temperie in cui si trovò ad agire e che, per qualche verso, contribuì a definire. In appendice, una serie di documenti, e le testimonianze di coloro che, in vario modo e in vari ruoli, sostennero quelle iniziative”
La parte più coinvolgente del saggio è la storia dell’attività teatrale a Messina del Teatro di Struttura negli anni ’70 da dove nasce il Festival Internazionale del Teatro di Taormina che vede sostenitore principale il cavaliere Enrico Lo Turco, presidente dell’allora Azienda Autonoma di soggiorno e Turismo di Taormina, Rocco Famulari, direttore artistico, e protagonisti assoluti i più grandi attori, registi, costumisi, scenografi mondiali esistenti. Il valore di questo volume dunque è proprio quello di trasmettere una conoscenza quella teatrale che testimonia la vitalità di un territorio che attualmente sta vivendo un periodo di grandi crisi economica, sociale e culturale. E che invece soprattutto negli anni ’70 era al centro del mondo con una sala la Laudamo di Messina, adattata a ospitare il teatro, e il Teatro Antico di Taormina - si sfruttarono in seguito anche degli spazi all’interno del Parco Duca di Cesarò (Villa Comunale) e l’ampia Piazza IX aprile in pieno centro storico -, riuscì a inventarsi e moltiplicare teatri programmando con fervore i più impegnativi e innovativi testi drammaturgici. Come dire facendo nostre le parole del Maestro Strehler:
“Il Teatro è la parabola del mondo”
Rocco Familiari, regista, drammaturgo e scrittore ha diretto il Teatro Struttura di Messina negli anni ’70. Ha fondato nel 1976 il Festival Internazionale del Teatro di Taormina che ha diretto fino al 1980. E’ stato Consigliere di amministrazione dell’ETI, IDI e INDA. Tra le sue opere principali per il teatro: “Ritratto di spalle” (Scheiwiller, 1977); “Don Giovanni e il suo servo”; “Il presidente”; “Herodias e Salome”; “Orfeo Euridice”; “Agata”; “L’odore”; “Amleto in prova: tutte raccolte nel volume Teatro” (Ed. Gangemi 2008). Tra la sua produzione per la narrativa: “L’odore”, 2006 (Prix du Premier Roman, Chambery), “Il sole nero” (2007) “Il ragazzo che lanciava messaggi nella bottiglia”, 2011 (Premio Joyce Lussu), “Il nodo di Tyrone” 2013, tutti editi da Marsilio.
Gigi Giacobbe, giornalista, critico di Teatro, è nato a Caltagirone ma risiede a Messina da sempre. Nel 1975 ha fondato il gruppo teatrale Teatro 221 int.7. Ha scritto per alcuni quotidiani siciliani e riviste nazionali e attualmente collabora a Sipario, Teatro contemporaneo e Cinema, ai Magazine d’arte e cultura Moleskine, Frammenti e al settimanale regionale Centonove. Ha pubblicato i volumi “Senza Sipario” (Ed. Intilla, 1993), “Tempi teatrali” (1997) a cura del Teatro Vittorio Emanuele di Messina e “Che cos’è il Teatro?” (Ed. Siciliano, 2010). E’ stato insignito del Premio Giorgio Prosperi (Cefalù 1997) e del Premio Colapesce ( Messina 2012).
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Il Teatro a Messina e a Taormina negli anni ’70
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