Per interposta persona di Rocco Familiari

Marsilio affida alla penna del drammaturgo e scrittore Rocco Familiari la pubblicazione del suo nuovo romanzo, “Per interposta persona”, che sin dalla originale copertina, una giovane donna degli anni Sessanta, con tanto di eyliner, ciglia finte e colbacco di pelliccia, ci introduce nell’atmosfera della storia narrata dal protagonista e voce narrante, il giovane professore che, in una prestigiosa università di Londra, aveva ottenuto un insegnamento di una materia nuova nell’ambito del Diritto, il Welfare.

David Lawrence, ormai anziano docente in pensione, rievoca la vicenda che lo aveva coinvolto all’inizio della sua fortunata carriera accademica: il rapporto intenso, coinvolgente, quasi ossessivo con cui si era legato a due studenti del suo corso: la rossa e longilinea Lynn e il ragazzo goffo, di origine asiatica, Philip: l’uno perdutamente innamorato della bella collega, lei a sua volta presa del professore, di cui non perde una parola e che segue con protervia, non soltanto a lezione. Lawrence capisce che c’è qualcosa di malato nel giovane Philip e lo aiuta con consigli appropriati a conquistare la reticente Lynn. Lei è molto intelligente, capisce che non può illudere il suo sfortunato spasimante, annulla la strategia di David che viene invece intrappolato nei giochi di potere seduttivi che lei sa, con maestria consumata, mettere in atto, malgrado la giovane età.

L’andamento della narrazione è un po’ ondivago: le storie amorose del triangolo si mescolano con altri temi che il narratore introduce, innanzitutto la sua fascinazione per l’artista Bacon, un trittico del quale, esposto in una galleria londinese, ha il potere di sedurlo e sconvolgerlo emotivamente. Gli incontri tra il grande pittore omosessuale e il giovane professore sono ambigui: David aveva conosciuto l’artista da ragazzo, nello studio medico di suo zio che curava l’artista e, per questo, ora viene ricevuto ed accolto nello studio dove il pittore lavora.
L’altro tema che sembra stare molto a cuore a David è la musica: una grande concerto di Strauss, che si terrà al Covent Garden, per festeggiare una celebre soprano che si ritira dalle scene, è lo spunto per l’incontro con una affascinante ed affermata violinista, con cui David Lawrence aveva avuto una relazione e che ora gli si ripropone in cerca di una storia più stabile.

Insomma Rocco Familiari ci coinvolge in questa vicenda ricca di colpi di scena, di ripensamenti, di scambi di identità, di brutte sorprese. Resta a rendere gradevole la lettura il pregio di uno stile impeccabile, una buona costruzione dei personaggi, una efficace resa degli ambienti della Londra dei mitici anni Sessanta, prima della rivoluzione dei costumi della fine del decennio: Lynn porta dei calzettoni, nei pub si bevono birra e whisky, l’Italia viene mitizzata come terra del sole e del turismo d’élite, la musica classica ancora regna indiscussa, la vita accademica si svolge in modo regolare, tra professori competenti ed alunni diligenti. Romanzo originale per lo spostamento dei punti di osservazione, per lo scambio di ruoli, per la cultura artistica, letteraria, musicale, che diffusamente percorre le pagine di “Per interposta persona”, libro capace di rievocare un periodo interessante seppur pieno di contraddizioni pronte ad esplodere.