Il bunker del cuore
- Autore: Michele Corengia
- Anno di pubblicazione: 2011
Il bunker del cuore di Michele Corengia (Progetto Cultura, 2011) è un libro d’esordio diviso in due racconti lunghi, preceduti da una frase di Zafon, sul senso della letteratura e da una di Coelho sulla possibilità di realizzare i propri sogni.
Il primo racconto è ambientato in un remoto futuro. La terra è ormai un’indistinta desolata landa di ghiaccio, per cause che sfuggono alla logica umana e, cosa ancor più grave e decisiva, anche alle maggior menti scientifiche dell’epoca. Robert è lo studioso a capo della missione scientifica incaricata di scoprire cause e rimedi nei confronti di questa terribile situazione che si sta purtroppo rivelando catastrofica per l’intero genere umano.
Anisette è sua moglie, Lucy la loro piccola figlia. Ma Robert e i suoi colleghi falliscono, non trovano le cause, né i rimedi, quindi la terra tutta è destinata alla morte. Anisette confessa a Robert il proprio disamore, il loro matrimonio tracima, aggiungendo dolore all’insuccesso professionale del marito. Robert, disperato, si uccide. Anisette e persino Lucy, poco dopo, ne scoprono, pietrificate, il corpo senza vita, ma è a questo punto che si assiste al punto di svolta molto originale della storia, perché dalla morte del corpo di Robert e dalla morte delle anime di Anisette e Lucy, emergono dalla desolazione le anime, splendenti, dei tre personaggi.
Le anime di Robert, Anisette e Lucy irradiano ora energia rinnovata di speranza e vero Amore e, in questo modo, riscattano gli errori di una vita vana, fredda e senza alcun futuro.
Nel secondo racconto del giovane autore il ricorso al simbolismo è deciso, sulla scena non succede nulla di concreto, in quanto tutto è già successo e ciò che rimane al tribolato protagonista è solo una prova, l’ennesima, di stoica resistenza e ripartenza.
David, in un solo giorno, perde l’amore della moglie, il lavoro e quel po’ di dignità che si era onestamente guadagnata negli anni. Deve scappare, innocente, ricominciare da zero in un mondo ostile, insensato. Sotto una pioggia salvifica incontra uno strano personaggio, che gli svelerà più di un segreto.
Da lì, da loro, da quell’incontro una nuova vita si affaccerà. Noi lettori a questa non assisteremo, ma ci renderemo conto che persino la Vita stessa può chiedere perdono a noi, che poco prima le chiedevamo pietà. Un racconto molto originale, astratto nella drammatica concretezza, illusorio nel suo realismo, ci regala emozioni trattenute, di classe. Si può leggere come un semplice sogno oppure come una narrazione, accennavamo prima, puramente simbolica. Proviamo solo a farci guidare dalle sue parole, dalla sua trama accennata, con la mente sgombra e scopriremo qualcosa dentro al nostro cuore, che faticava a uscire.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Il bunker del cuore
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Voglio farti i miei complimenti, il tuo libro è veramente bello ed interessante. La sua lettura è piacevole e fluida.
Sono d’accordo con chi ha scritto la prefazione, i tuoi racconti, i personaggi che descrivi, i loro sentimenti, fanno nascere delle riflessioni su se stessi e le persone che abbiamo vicino. Quante volte ci comportiamo come Anisette, facciamo mancare al nostro compagno o compagna il nostro sostegno,la nostra fiducia e siamo pronti a puntargli il dito se fallisce in un progetto. Le difficoltà fanno si che gli animi diventino aridi, ma i tuoi racconti danno speranza e nello stesso tempo incitano a non mollare, a rialzarsi e sopratutto a vivere con gioia!
Bravo neo-scrittore, aspetto di avere altre emozioni con i tuoi futuri
libri!
il libro è molto interessante e le storie sono coinvoilgenti, e secondo me hai talento, perchè nonostante sia il primo libro anche dal punto di vista della forma è scorrevole e la lettura è molto piacevole...bravo!