Il Comitato Organizzatore del Premio Nazionale di Cultura Benedetto Croce di Pescasseroli ha diffuso i primi dati di un’indagine sulla lettura, realizzata nella scorsa primavera in alcune scuole superiori abruzzesi, scelte a campione per partecipare a un’iniziativa promossa dal Cepell “Centro per il libro e la lettura” e realizzata sull’intero territorio nazionale per indagare quanto, cosa e come leggono i giovani dai 12 ai 19 anni.
“Il futuro del leggere. Giovani e lettura”: un’indagine e un libro
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L’indagine nazionale sulla lettura è stata presentata domenica 8 ottobre 2023, alle ore 11, nella Sala del Trono di Palazzo Ducale a Urbino, nell’ambito della XI Edizione del Festival del Giornalismo Culturale, insieme al volume: Il futuro del leggere. Giovani e lettura, una storia contemporanea , a cura di Angelo Piero Cappello.
Nel volume non sono solo riportate le preferenze di lettura (rilevate con un questionario anonimo) della generazione Z su tutto il territorio nazionale italiano, ma indagate le radicali trasformazioni in atto nel mondo della lettura, soprattutto in relazione all’avvento del digitale.
Ci si pone, inoltre, degli interrogativi sulle problematicità dell’accesso libero e democratico quando e se dovesse realizzarsi la definitiva scomparsa del libro cartaceo.
L’iniziativa era stata presentata a Pescasseroli il 28 luglio scorso, nell’ambito della XVIII Edizione del Premio Nazionale Benedetto Croce, grazie all’impegno delle giurie popolari del Premio e al coinvolgimento di 1001 studentesse e studenti di 32 scuole dislocate in Abruzzo: nei capoluoghi di provincia, nelle città medie (Avezzano, Lanciano, Sulmona, Vasto, Montesilvano) e nei paesi (Casoli, Castel di Sangro, Popoli, Atri, Roseto).
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Indagine nazionale sulla lettura: cosa dicono i dati
I dati delle risposte al questionario resi noti ci parlano di un plebiscito a favore dell’utilità della lettura per la crescita personale da parte del 91% delle/degli intervistati; integrato da un 64,8% che la dichiara utile per il futuro professionale. Un altro dato confortante riguarda la percentuale di ragazze e ragazzi che dedica tempo alla lettura al di fuori degli impegni scolastici: sono il 47,5%. La scelta ricade soprattutto sulla narrativa, preferenza di un 53% di intervistate/i che dichiarano di preferirla a tutti gli altri generi letterari e non.
Interessante è anche la scoperta che ben il 73% sceglie autonomamente le proprie letture, dato che acquista spessore qualitativo dalla funzione sempre più impattante del passaparola in rete, responsabile di tali scelte per il 60,9 % di ragazze e ragazzi che, solo per il 27%, seguono le indicazioni istituzionali delle famiglie e delle scuole.
Le librerie sono ancora un punto di riferimento perché ben l’89% dichiara di visitarle ed il 64% le ritiene un luogo di incontro e di promozione della cultura. Certo bisognerebbe dare pari opportunità di leggere a chiunque, dichiara il 37% delle/degli intervistate/i: non solo nelle zone più urbanizzate, ma anche nei piccoli comuni di montagna che, talvolta sono tagliati fuori anche dalla distribuzione dei quotidiani. Un problema che – secondo il Comitato del Premio - dovrebbe allarmare scuole ed enti preposti all’organizzazione della società abruzzese per dare maggiori e pari opportunità di lettura a tutti. Certo è che – secondo il 61 % – utile stimolo alla lettura può essere anche l’attività delle Giurie Popolari del Premio Croce.
Il futuro della lettura: scuola e pari opportunità
Sarà ancora più interessante leggere i dati completi dell’indagine sul territorio regionale abruzzese, che il Comitato Organizzatore del Premio Nazionale di Cultura Benedetto Croce promette di diffondere con una pubblicazione che sarà distribuita nel 2024 a tutte le scuole della regione, ai comuni, alle Istituzioni Culturali e alla Regione.
Iniziativa lodevole non per mera valenza informativa, ma come utile punto di partenza di una promozione sempre più capillare e significativa di corrette e utili pratiche di lettura e per spingere enti e istituzioni a creare nuove e pari opportunità di fruizione di un bene che, solo se condiviso, può renderci liberi e consapevoli cittadini, responsabili della costruzione di un mondo migliore.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: “Il futuro del leggere”: giovani e lettura, un’indagine nazionale
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