Il libraio notturno
- Autore: Francois Foll
- Genere: Romanzi e saggi storici
- Casa editrice: Piemme
- Anno di pubblicazione: 2010
Il libraio notturno di François Foll è un romanzo storico appassionante ambientato durante le guerre di religione, dalla strage di San Bartolomeo all’Editto di Nantes. Per molti studiosi il periodo che va dal 1562 al 1597 viene descritto come “il peggiore dei massacri religiosi del secolo”. Le vittime furono circa trentamila. François Foll è un ingegnere che ama la letteratura e la storia e in questo suo primo romanzo ha saputo coniugare entrambe le passioni.
Martin Dubé, il protagonista, è un quattordicenne analfabeta tanto smilzo da non reggersi in piedi dalla fame. Alla morte dei genitori ad opera dei protestanti, viene accolto in casa dallo zio Guy Dubé, cattolicissimo mastro tipografo dell’Università di Parigi. Viene ben presto reso schiavo tuttofare per un tozzo di pane e un giaciglio ove dormire. Nell’officina laboratorio del Dubé vengono stampati libri di teologia morale, pratica religiosa e di storia santa. I mastri più esperti correggono le bozze, gli incisori miscelano i coloranti per il decoro e i fonditori di carattere preparano il compositorio per le pagine dei libri. Si pubblicano libri sacri di alto pregio e si restaurano prime edizioni rarissime alle quali ambiscono gli alti prelati. Martin non sa leggere, ma intuisce che nei libri può esserci una misteriosa attrazione che lo affascina.
Siamo nel 1570: Carlo IX ha concesso un periodo di tregua all’incessante guerra religiosa fra i papisti ed i calvinisti, ma il cuore di Parigi freme ed ansima. Dal suo giaciglio notturno il giovane Dubé osserva le campane della cattedrale di Notre –Dame e i tetti di rue Saint Jacques. Una notte gli giunge il canto di una voce melodiosa. E’ la piccola Labordè, bella come un angelo, che canta nello studio del padre, il libraio messere Labordé, cattolico praticante ma sospettato di eresia. Di notte, attraverso i tetti, Martin corre ad ascoltare il canto della fanciulla e presta attenzione alle lezioni erudite che il libraio impartisce all’amata figlia: filosofia, latino, geografia, cosmografia e astronomia. Martin è lì che ascolta e assorbe come una spugna tutto quel sapere, non perde una sola parola di quello che il libraio Labordé decanta con tanta passione. Quel sapere è scritto in libri che sono custoditi in un nascondiglio segreto. Alcuni testi sono antichi e preziosi: l’Alfabeto greco, il trattato di medicina utilizzato da Leonardo e Geographia, con le carte nautiche simili a quelle appartenute a Tolomeo. Libri eretici per la cultura papista imperante quell’anno.
Parigi freme: le fazioni cattoliche aspirano alla vittoria sugli ugonotti e la notte tra il 23 e il 24 agosto, la notte di San Bartolomeo, succede l’irreparabile. I papisti pongono fine alla tregua uccidendo, torturando e seviziando tutti coloro che sono di fede protestante o solo sospettati di esserlo. Martin fugge via da Parigi al seguito del cavaliere calvinista Raymond Puysegur, uomo fedele del protestante Enrico di Navarra.
La vita del giovane Dubé cambierà al seguito di Puysegur. Con un atto di abiura abbraccia il calvinismo, studia le lingue antiche, greco e latino,e impara l’uso delle armi per le battaglie al seguito di Enrico di Navarra. La storia di Martin Dubé sarà inscindibile da quella di Navarra che diventerà negli anni a seguire Enrico III, Re di Francia. Il nuovo Re emanerà il decreto con le leggi di comportamento religioso e di tolleranza dei culti noto come l’Editto di Nantes.
Un libro sorprendente. Una lettura interessante e scorrevole in un percorso suggestivo nella storia e nei libri rari e di pregio.
Il libraio notturno
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