Il libro dell’amore perduto
- Autore: Lucy Foley
- Genere: Romanzi d’amore
- Casa editrice: Neri Pozza
- Anno di pubblicazione: 2015
Londra 1986. Kate Darling, giovane fotografa di ventisette anni, aveva da poco perso la madre June, famosa ballerina, morta a causa di un incidente aereo. June, lasciata dalla madre in un orfanotrofio poco dopo la sua nascita, all’età di circa sei anni era stata adottata dalla benestante Evelyn (Evie) che l’aveva introdotta nel mondo della danza. Ora Kate era rimasta sola nella casa di Battersea, “una vecchia dimora vittoriana nei pressi del parco”. Infatti, anche la nonna Evie era morta, ma poco prima aveva rivelato a Kate che la madre di June, Alice, in passato aveva cercato di contattarla tramite una lettera. Evie non si era fidata e alla figlia adottiva aveva taciuto la verità:
“Ero troppo spaventata. Temevo che fosse vero”.
La lettera conteneva “un cartoncino sottile” dove c’era un disegno a inchiostro che raffigurava una ragazza molto somigliante a June, sotto la data 1929 due lettere intrecciate, una ‘T’ e una ‘S’. Kate era rimasta colpita non solo “dall’eleganza innata della donna”, la stessa della madre, ma anche dalla maestria e dalla delicatezza del tocco dell’autore. Una cosa era certa:
“non avrei avuto pace se non fossi andata a fondo di quella storia”.
Kate era riuscita a scoprire che l’autore del disegno era Thomas Stafford, “uno dei pittori più celebri e apprezzati del nostro paese”. A questo punto il passo successivo era stato scrivere al pittore che viveva in Corsica.
“Era impensabile lasciar perdere. A spingermi era la speranza di trovare qualcosa che mi facesse sentire meno sola”.
Dopo due settimane era giunta la risposta:
“La sua lettera e la fotografia mi hanno turbato non poco. Ciò di cui dobbiamo parlare richiederà qualche tempo”.
Il pittore invitava Kate nella sua casa. La dimora di Thomas “La maison du vent” sorgeva come una “roccaforte sopra un promontorio roccioso, a picco sull’azzurro cupo del Mar Mediterraneo” in cui “il pezzo forte non era la villa, lunga e bassa e con il tetto piatto, bensì la vista” da mozzafiato, con dinanzi la distesa azzurra e sconfinata del mare. Il pittore, vedovo, alto ed elegante, capelli bianchi e folti, appena aveva visto Kate era rimasto turbato a causa della sua somiglianza con la madre di June. “Mi accorsi che aveva le lacrime agli occhi”. Durante la cena Tom aveva iniziato a ricostruire per Kate la sua storia d’amore con Alice, la nonna della ragazza. Tom e Alice, sei anni entrambi, si erano conosciuti nel 1913 a Winnard Cove in Cornovaglia. Tom in lei “aveva trovato un’anima gemella” e in quelle otto settimane di vacanza i due bambini erano stati inseparabili. Tom e Alice, ragazza ribelle di buona famiglia, si erano incontrati di nuovo a una festa nell’agosto del 1928 ormai adulti ed era stato come se il tempo non fosse mai passato. Alice era diventata una donna bellissima e raffinata, “gli occhi grigi e scintillanti come l’argento vivo” e Tom le aveva svelato la sua segreta aspirazione di fare il pittore.
“Il libro dell’amore perduto” (Neri Pozza, 2015), romanzo d’esordio di Lucy Foley. rappresenta una lettura seducente e piacevole la cui trama scorre su due binari paralleli. La scrittrice inglese narra con una prosa lucida e scorrevole la classica storia d’amore travolgente, i cui temi dominanti sono il talento, il dolore e il sacrificio e ha rivelato che per la redazione del volume si è ispirata a storie di famiglia, a romanzi letti e alle gallerie d’arte che ha visitato. Lucy Foley, laureata in Letteratura Inglese alla Durham University, che ha lavorato a lungo come editor nel settore editoriale e ora fa la scrittrice a tempo pieno, con “Il libro dell’amore perduto” (titolo originale: The lost and the found) ricorda al lettore che le decisioni prese spesso coinvolgono oltre la propria vita anche quella degli altri.
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