

Il male maschio
- Autore: Enrico Dal Buono
- Categoria: Narrativa Italiana
- Casa editrice: La nave di Teseo
- Anno di pubblicazione: 2025
Andrea Occasi è anestesista e fa un lavoro che gli piace, che ha scelto e presumibilmente, arrivato a quarant’anni, avendo una compagna, Iaia, da tempo, sembra sia arrivato il momento di mettere su famiglia, andando verso una normalità, parola di cui si fa un abuso quasi "pericoloso"; una normalità che possa attagliarsi come un plaid, dimenticando tutta la fatica fatta nel frattempo, rinunciando a una vita "easy" di locali tutte le sere, di discoteche, vivendo ogni giorno come fosse l’ultimo. Questo romanzo crudele sul tempo che passa, di Enrico Dal Buono, ha come titolo Il male maschio (La nave di Teseo, 2025). Ma no, ci sono maschi (lo scrittore lo sa, essendo un uomo) che non possono abituarsi alle cose come si presentano.
Gli aggeggi elettronici sono talmente tanti e facili da usare, che la tua compagna potrebbe non piacerti più come prima, così il lavoro e la quotidianità. L’abitudine ad amare una sola persona per volta sembra non bastare più a Andrea. E dunque c’è un’applicazione che in molti conoscono e installano nel cellulare: puoi scegliere come presentarti, dicendo mezze verità oppure barare sempre, ed entri in un’enorme chat, che non è poi così grande, ma non è nemmeno il tinello di casa con la tua quasi moglie che ha cotto lo stufato. Sai invece che a un kilometro dal salotto di casa tua c’è una donna che ha il marito all’estero, oppure che si è appena separata ed è tornata single. Col tuo lavoro puoi dire a Iaia che stai andando in ospedale, mentre invece sei a casa di una donna che abita vicino al tuo posto in ospedale.
Pur appagato, una donna sola, come un adulterio, mette in moto meccanismi morali, mentre una relativa quantità fa diventare la prossima donna un numero e viceversa. La varietà, nel nostro mondo complicato e ormai indecifrabile, ha il potere di togliere pensieri "morali" e di decenza, perché lo fanno tutti. Non c’è nessun appiglio di tipo religioso. La società dei paesi occidentali, pur laici e cattolici, ha rinunciato all’autorevolezza e al castigo divino, mentre i musulmani sono sempre più legati alla loro religione, anche per questioni politiche.
E poi la fatica si accumula ed è un attimo che Iaia trova il cellulare di Andrea senza password e legge tutte le chat e i nuovi incontri. Schifata, va via immediatamente e in pochi minuti la vita del quarantenne si è ribaltata. Non ci fai caso subito, perché speri che una spiegazione possa bastare per tornare come prima.
Nella scrittura di Dal Buono le frasi sono brevi e anche i dialoghi hanno una durata standard. Le spiegazioni sul fatto che l’organo maschile non si accontenta e ha bisogno di nuovi stimoli, di nuove emozioni, ricorda un romanzo di Alberto Moravia che non ebbe molto successo, Io e lui (di nuovo disponibile per i tipi di Bompiani dal 2018), in cui "lui" è il sesso del personaggio che parla, facendo discorsi spesso esilaranti, e Andrea, nella parte del nuovo single, a un matrimonio conosce una ragazza di nome Yaya, mentre il nostro anestesista sembra uno dei tanti personaggi maschili creati dalla penna di Houellebecq.
In questa relazione tutto è molto confuso: la ragazza ha un nome simile a Iaia e qui a soffrire sarà Andrea, il "male del maschio", che ha bisogno di più donne per rassicurare sé stesso che si è ancora gradevoli, in salute, con una buona base economica ed essendo un single bugiardo in bar frequentati da ragazze trentenni, con una quantità notevole di donne che ragionano come i loro "coetanei" uomini, dove l’atteggiamento di "assenza di moralità" cambia, se la fidanzata o la moglie o una ragazza nuova restano incinte e desiderose di un bambino che le faccia sentire per la prima volta felici.
Il male maschio è un romanzo asciutto, di non troppe pagine, che sulla carta potrebbe vincere qualche premio dei tanti, anche se il sesso è tornato a far paura, perché molti sono convinti che non fa vendere i romanzi, che ne sappiamo tanto che basta farlo e non solo leggerlo. I sentimenti d’amore o quel che ne resta li si riversa sul bimbo o sulla bimba. L’amore coniugale diventa amore per i figli, si trasfigura.

Il male maschio
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