Il mio Beethoven. La musica, l’esistenza, lo spirito di Romeo Zoppi

La Musica nel suo divenire rispecchia l’esistenza e... l’esistenza riflette la Musica in una intimissima relazione vitale che coinvolge profondamente ogni persona.

Beethoven, fortissimamente Beethoven. L’energia creativa del genio artistico di Bonn e la potenza evocativa delle sue Nove Sinfonie hanno colpito Romeo Zoppi fin da fin da ragazzo. La devozione è maturata col tempo ed è cresciuta con gli studi, diventando una professione e alimentando il desiderio di trasmettere agli altri la passione per il patrimonio musicale del grande compositore tedesco. In un ampio volume dell’Editoriale Sometti di Mantova, Il mio Beethoven. La musica, l’esistenza, lo spirito (2022, 366 pagine), il musicologo, poeta, docente di musica e filosofia all’Università del Garda sublìma “la figura splendente” e l’universo intero della musica, del pensiero, della vita di Ludwig van Beethoven (1770-1827).

Ecco quindi l’uomo Beethoven: esuberante, aperto alla vita, generoso, progettuale, fiducioso; un percorso nelle sue composizioni; un itinerario nella sua esistenza; un incontro con le sue sinfonie. Lode al gigante della storia delle note, che ha fatto emozionare intere generazioni, affascinate dalla sua musica e dal suo pensiero. Con umanità e creatività profonde, osserva l’autore, ha rappresentato gioie, desideri, dolori, speranze, conflitti, delusioni, lotte interiori di ogni uomo che abbia voluto affrontare le sofferenze esistenziali che accompagnano da sempre l’esistenza.
Dalle numerose biografie sul Maestro, traspaiono sempre un cuore grande, un carattere amabile, la sua capacità di amicizia e di affetto solido nelle relazioni familiari e nei rapporti umani. Questa volontà di amore universale si rivela intatta, profonda e nobilissima nelle sue composizioni e ha trovato piena rappresentazione nelle note e nel canto conclusivo della Nona Sinfonia.
Tutti gli uomini potrebbero condividere questa come le altre otto: Zoppi lo ha colto fin dall’adolescenza, rapito dalla musica di Beethoven, attratto e a volte spaventato dalla forza espressiva, “ma sempre sedotto” e spinto a cogliere “le infinite sorprese che offriva”. Riconosce che continua ancora a sorprenderlo, dopo innumerevoli ascolti, in ogni stato d’animo, condizione emotiva o esistenziale. Si è sentito arricchito, messo in crisi, consolato, addolcito. È stato aiutato ad amarsi e ad amare gli altri: questo il messaggio, “chiaro e ripetuto in mille forme”, che l’arte di Beethoven gli ha sempre trasmesso.
Ha voluto perciò ripercorrere anche la sua vita, il suo progressivo inoltrarsi nell’esistenza attraverso l’analisi delle Nove Sinfonie, “tappe ordinate, successive e intimamente collegate, di una meravigliosa storia umana ed artistica attraverso la quale la stessa Storia della musica ha dovuto voltare pagina verso esperienze assolutamente inimmaginabili nel Settecento”.
Sotto la guida dello stesso Romeo Zoppi, è facile osservare che il libro è nato da una costante e approfondita meditazione sulla musica di Beethoven, che si sforza di tradurre in parole. Riordina gli argomenti sviluppati nelle lezioni sulle Nove Sinfonie tenute nell’Università del Garda di Desenzano, un corso nel quale ha potuto provare a esternare le profonde emozioni e riflessioni suscitate sempre dall’ascolto, in momenti e contesti diversi della sua vita. L’obiettivo è proporre le riflessioni con la speranza di suscitare nei lettori un amore sempre più intenso per queste composizioni immortali.

Nelle sinfonie di Beethoven prende luce una nuova etica per l’uomo.

Sulla base di una visione inedita dell’umanità stessa. Viene espressa una riflessione “sul Divenire”. Emerge la formazione filosofica di Zoppi, anche quando aggiunge che l’ascolto gli ha consentito d’interpretare sotto una luce nuova le diverse esperienze personali.
Romeo Zoppi, originario del Piacentino e gardesano d’adozione, appassionato di letteratura e psicologia, ha insegnato lettere nei licei di Salò e Desenzano, pubblicato un libro di poesie e il libro Un viaggio nel femminile, alla ricerca della bellezza delle donne, tra la musica classica, la poesia, la psicologia.

Il suo racconto della vita e dell’arte musicale beethoveniane trascende dalla materia (le straordinarie composizioni sul pentagramma) allo spirito. Per Zoppi - convinto che la musica di Beethoven può regalare la forza d’animo, espressione viva, autentica e convincente della sua stessa esistenza - l’uomo-musicista ha risposto a un certo momento ad una “Chiamata”, che gli si è resa manifesta e lo ha spinto, “come tutti gli artisti, come tutti gli uomini”, a realizzare obiettivi e mete attraverso le quali passa la stessa realizzazione di ogni individuo.
Oltre la musica, oltre la biografia, oltre l’esistenza: il musicologo, poeta e filosofo offre un’ampia, appassionata e innamorata lettura della vita, delle musiche, delle opere e sentimenti dello straordinario compositore tedesco.

La musica ci insegna l’abbandono al tempo, la resa fiduciosa al nostro sogno più autentico.

Ci offre la gioia, “ci pone di fronte all’esperienza del rinascere”.