Sabato 11 aprile 2009 - La rubrica "4 chiacchiere (contate) con..." questa settimana non sarà aggiornata con una nuova intervista, come segno di massimo silenzio per le vittime del terremoto in Abruzzo. Ecco il messaggio personale dello scrittore abruzzese Matteo Grimaldi, che cura la rubrica e ha vissuto personalmente il terremoto a L’Aquila.
“Questo sabato, "4 chiacchiere (contate) con…" si prende una pausa, che io
considero doverosa, delicata, rispettosa per la mia città, per le
persone che non smettono di piangere, che non chiudono occhio da
giorni. Io sono aquilano e vivevo a L’Aquila. Ringrazio Dio perché sto
bene, la mia famiglia sta bene, i miei amici stanno bene. Questi sono
i motivi per ricominciare a vivere, per sentirsi fortunati, ma questi
sono pure i motivi che ti portano, anche se solo minimamente, ad
immaginare la distruzione che regna nel cuore di chi ha perso tutto, la sua casa, la sua famiglia. Perché queste persone dovrebbero
scegliere di ricominciare? Non me la sento di dare una risposta, come
stanno facendo in molti. Non me la sento di dire che le cose
miglioreranno, che c’è sempre speranza. Speranza di cosa? Mentre
tentavo di uscire dalla mia casa, che pareva impazzita, ho pregato. In
apnea, nei lunghi passi traballanti fino all’aperto. Ho avuto paura di
non rivedere più le mie gioie, le mie felicità. Se ci ripenso piango,
da solo.
La terrificante scossa di terremoto che ha devastato la mia
città ha lasciato un segno nel cuore di tutti coloro che l’hanno
vissuta. È difficile trovare parole efficaci, il gran senso di
devastazione che domina i miei stati d’animo mi fa sembrare tutto
inutile. Vorrei ringraziare Rachele e tutto Sololibri che si sono
preoccupati per me e che hanno scelto insieme a me il silenzio, per
questa settimana.
Approfitto per ricordarvi che per l’Abruzzo si può
fare molto. C’è un numero di telefono 48580, con cui potete donare un
euro tramite sms e 2 euro con le chiamate. Ci sono i conti correnti
ufficiali, quello della protezione civile e della Regione Abruzzo. Mi
raccomando: seguite le vie pubblicizzate per le donazioni e, se potete,
donate denaro, è di quello che si ha bisogno.
"4 chiacchiere (contate)
con…" torna la prossima settimana, perché non avrebbe senso smettere di
vivere. Un grande abbraccio a tutti.”
© Riproduzione riservata SoloLibri.net
Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Il nostro silenzio per il terremoto in Abruzzo
Lascia il tuo commento