

Marcello Sladojevich, nato e vissuto in gioventù a Cavriglia, maturità classica, laurea in legge, ha svolto studi teologici presso la Pontificia Università Gregoriana. Apprendista scrittore presso monsignor Pietro Bonaccini di San Giovanni e monsignor Lorenzo Righi di Rignano, insieme a loro ha rifondato nel 1982 il settimanale "La Parola" di Fiesole. Giornalista pubblicista dal 1984, è direttore di alcune testate a tiratura nazionale fra cui "The Professional Competence". Attualmente è dipendente ufficio legale Enel. Ambientalista convinto, ha fondato insieme all’onorevole Gianfranco Merli il Movimento Azzurro. La sua famiglia, di origini nobili russe, vive in Valdarno dagli inizi del ’900.


Link affiliato
Bolgheri è il suo primo romanzo, edito da Bastogi, Foggia, nel giugno 2000. L’incasso delle prime 10.000 copie è stato devoluto al Movimento Azzurro per fini ecologici.
Da quando è uscito il libro e da quando ha incontrato Pieraccioni la sua vita è cambiata. Zeffirelli si è impegnato a recensire la prima ristampa del libro anche se qualche difficoltà deriva dal fatto che Sladojevich è purtroppo juventino anche se non fanatico.
Incontrarlo è semplice: il numero di cellulare che ad un tratto compare nel romanzo è il suo. Con la celebrità, le domande molto spesso sono le solite, mi dice.
- Come fa un autore esordiente a pubblicare in codesto mondo di squali?
Tutti, chi più chi meno, abbiamo degli amici. Io ho avuto la fortuna di conoscere da tempo un editore. Sono comunque convinto che il più grande romanzo del ’900, secolo di crisi, sia ancora chiuso in qualche cassetto di una casa della provincia italiana.
- Quanto di Guido c’è in lei e perché?
Chi scrive non può non partire da sé, dalle sue esperienze, dalle persone che ha incontrato. Non si può scrivere se non di ciò che già si sa.L’importante è saper padroneggiare con tranquillità e cultura e con l’esempio della tradizione letteraria l’urgenza, altrimenti controproducente, del dato autobiografico, assai velato in realtà dato che la mia prima arma per scrivere è l’osservazione degli altri.
Non c’è mai prevalenza fra la sostanza e il modo quando interagiscono i personaggi: ognuna delle due componenti è necessaria all’altra. L’effetto è quello di una voce sicura che immediatamente risuona all’orecchio come quella di un genuino e autentico purosangue -così mi ha definito un mio critico- della prosa, capace di sfruttare l’irruenza dell’istinto e la freddezza dei passi più meditati
- Quali case editrici volevano pubblicare il romanzo prima dell’uscita e del buon successo che ha riscontrato?
È un ambiente molto concorrenziale, darwinianamente parlando, ma io rimango fedele a Bastogi nonostante certe offerte da capogiro...
- Ho provato a fare la ricetta del cinghiale. Buona. Perché non pubblica un libro di ricette toscane semplici per noi casalinghe?
(domanda di Anna Maria Nocentini)
Già fatto! Solo che sto cercando un editore. Sa, mi manca il patentino di cuoco anche se le assicuro che il mio (piatto) è una delizia. Ecco come lo fo: ...
- Vorrei sapere che cosa ne pensa davvero l’autore dell’amore carnale e di quello spirituale.
Come San Paolo.
- La signora bionda, la tentatrice, è un personaggio in carne ed ossa, il simbolo di un tipo di donna od entrambe le cose? Si può averne il numero di telefonino? (domanda di Silvio Vannini)
Lei è troppo impertinente. Comunque le spedirò un paio di numeri buoni. Me li hanno passati amici. Poi mi racconti; potrebbe diventare anche lei un personaggio dei miei romanzi.
- Il complimento più bello e la cattiveria più brutta che ha sentito dire sul suo libro.
E poi la recensione migliore e la peggiore. Sa, sono uno scrittore anch’io e so come vanno queste cose per me. Sono assai curioso.
Che è un romanzo destinato a lasciare una traccia nella storia della letteratura italiana. Me lo ha detto il successo di vendite ma anche la gente.
La cattiveria? C’è chi dice che assomiglia ad un feuilletton!? Assurdo. Solo 120 pagine di romanzo e tante vite che si incontrano...
- La cameriera esiste davvero nella realtà? E ha fatto o sta facendo questo mestiere?
Curiosone...
- Dove pensa di arrivare lo scrittore Marcello Sladojevich?
Dove non è arrivato l’avvocato. Al gusto di incontrare la gente nonostante inevitabili conflitti di interesse privilegiando l’essere sull’avere
- Ci sarà un seguito alla vicenda? La moglie e la figlia di Guido non torneranno a rifarsi vive?
Torneranno eccome...
- Cosa ne penserebbe Carducci del suo romanzo? Lo metterebbe fra i tanto odiati manzoniani? E della sua descrizione topografica e cordiale di Bolgheri, la prima nella letteratura italiana completa dopo la sua?
Penso che non si lamenterebbe. Anzi, ci saremmo bevuti un bel fiasco di Chianti al locale ...
- Si potrebbe far accadere qualche disgrazia al playboy finto-induista?
Si è già punito da sé. E poi la vita presenta il conto a tutti.
- Io abito a Bolgheri e non mi ero mai accorto di come fosse bello vivere qui. Sì, vedevo gli stranieri rilassati e contenti, gente scattare moltissime foto ma per il resto... La ringrazio per questo libro che fa onore alla nostra cittadina
Lo dicono anche i Fiorentini quando vedono gli stranieri col naso all’insù preda della vittima di Stendhal
- Cosa sta preparando Marcello Sladojevich? Come è cambiata la sua vita quotidiana? La gente le chiede gli autografi per strada o cosa altro?
Ero già noto anche prima. Ho fatto politica sindacato e mi piace incontrare la gente. Soprattutto mi scrivono.
- Che cosa le scrivono?
Questo giornale va in mano anche ai bambini? Ecco vede si va sull’hard. Legga cosa mi scrivono donne anonime...
- Qual è il lettore più lontano nel mondo del suo libro?
Chi non ama i classici.
- Quante telefonate riceve al suo, pardon, al telefonino di Guido? Questo personaggio vive oramai di vita propria? Quando farà i suoi primi passi fuori dal libro?
Spero diventi un personaggio cinematografico. Ma ribadisco, non sono io nemmeno al 50%.
© Riproduzione riservata SoloLibri.net
Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Intervista a Marcello Sladojevich, autore di “Bolgheri”
Naviga per parole chiave
Approfondimenti su libri... e non solo News Libri Ti presento i miei... libri
Lascia il tuo commento