Il paese dalle porte di mattone
- Autore: Giulia Morgani
- Genere: Horror e Gotico
- Categoria: Narrativa Italiana
- Casa editrice: HarperCollins
- Anno di pubblicazione: 2020
Giulia Morgani è attrice e sceneggiatrice e Il paese dalle porte di mattone (HarperCollins, 2020) è il suo primo romanzo, un libro che intriga per le sue atmosfere rarefatte e per il forte mistero che aleggia incompiuto lungo tutta la narrazione.
Il "paese dalle porte di mattone" è uno strano luogo, che si chiama Centunoscale Scalo, abitato da un centinaio di abitanti:
“Visto dall’alto era un paese privo di senso. Pareva che il gigante che aveva morso la torre dell’orologio avesse anche gettato in aria una manciata di case e che quelle fossero rimaste nel punto in cui erano atterrate."
Lì giunge Giacomo, a ricoprire il ruolo di capostazione. Immediatamente giunto in stazione, l’accoglienza che riceve è terrificante. Poche persone in giro, una donna, Virginia, sindaco del paese, che gli intima di tornarsene a casa perché loro non hanno bisogno di nulla. Quale lugubre segreto incombe sul posto? Tutti gli abitanti paiono nascondere segreti inenarrabili, a partire dai due padroni di casa dello stesso Giacomo, che tutte le sere lo costringono a chiudersi in stanza e che spesso fanno dei rumori tanto forti quanto incomprensibili. E il suo unico amico, Roberto, perché ha i capelli bianchi pur essendo così piccolo? Come mai è l’unico bambino in paese? Gli altri? Tanti gli interrogativi che affollano la mente e la sensibilità rara del nostro capostazione. Riuscirà a venirne a capo?
Sulla scia del genere gotico alla Lovecraft, l’autrice scrive un romanzo davvero avvincente. Con una prosa semplice e diretta descrive un mondo e situazioni al confine dell’immaginazione. Il senso di suspense è alto e cattura immediatamente l’attenzione del lettore, trascinandolo in una storia dal finale un po’ amaro, ma assolutamente non prevedibile. Una trama ben congegnata, una raffigurazione dei personaggi precisa e particolareggiata, fanno de Il paese dalle porte di mattone una lettura consigliatissima, che si distingue per raffinatezza nel vasto panorama letterario.
Il paese dalle porte di mattone
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Un libro perfetto per...
Particolarmente adatto a chi ama le atmosfere gotiche e di grande mistero.
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Non è mai stato semplice proporre una storia intrigante, scorrevole e con personaggi ben caratterizzati che si muovessero su uno sfondo del tutto sfumato. Il paese dalle porte di mattone è una delle poche eccezioni nel panorama della “prima” narrativa italiana ad aver condensato tutte le caratteristiche necessarie per la realizzazione di una trama delicata e avvincente allo stesso tempo. Giulia Morgani, con questo suo primo romanzo, pubblicato per la Harper Collins nel 2020, trasferisce il lettore in un mondo lontano e dai contorni non definiti. L’opera ha preso parte alla selezione per il vincitore del premio letterario Opera Prima all’interno del festival abruzzese dedicato a John Fante, posizionandosi tra i semifinalisti. La storia di Giacomo Marotta non è una storia come le altre; tutto ha inizio su un treno, da uno sguardo furtivo scambiato con una donna burbera e vestita tutta di nero seduta davanti a lui e terminerà sullo stesso mezzo. La trama ha la peculiarità di dipanarsi senza difficoltà: Giacomo è il nuovo capostazione di Centunoscale Scalo, un paesino di circa un centinaio di abitanti e inizia la sua nuova vita carico di aspettative, contraddistinto dal carattere solare che si porta dietro dalla fine della guerra. Il lavoro non sarà semplice, così come risulterà difficile essere lontano dalla sua amata, dalle sue abitudini, ma non si perderà d’animo finché non avrà inizio una lunga serie di conoscenze bizzarre, se non addirittura spaventose. L’accoglienza non è quella sperata: alla stazione non c’è nessuno ad attenderlo e gli orari delle fermate non fanno altro che dimostrare come il paese sia isolato dal resto del mondo, forse volontariamente forse involontariamente. Centunoscale è un paese in cui aleggia lo spirito pesante del passato, della guerra, di segreti oscuri che si celano in ogni singola casa. I muri di mattone presenti in ogni dimora sono la testimonianza di fatti accaduti e mai dimenticati. Nonostante il buonumore di Giacomo, la trama si tinge di grigio, come la nebbia che sale appena dopo il crepuscolo. Cosa nascondono gli abitanti di questo paese? Perché è presente un solo bambino dai capelli grigi come la cenere? Ma soprattutto, perché muri di mattone e sbarre alle finestre? Giulia Morgani, con il suo esordio letterario, riesce a regalarci una storia dalle fattezze gotiche e realistiche.
«Non hai paura?» Il bambino lo guardava con due occhi sinceramente preoccupati, continuando a stringergli la mano.
«Paura? Perché dovrei averne, piccoletto?» rispose Giacomo con un sorriso.
«Perché vivi in quella casa».
L’autrice ci ricorda, a fine romanzo, come questa storia sia nata dall’esperienza: è un romanzo che da sempre viveva nei suoi ricordi, nelle storie narrate dalla mamma e dalla zia, dalla figura del nonno, un ferroviere che sessant’anni prima arrivò in un paesino, pieno di sogni e di speranze. Questo ci ricorda come ogni storia, ogni racconto che abbiamo davanti agli occhi sia il frutto di una vita passata, di una presente e, forse, di una futura.