Tra le maggiori onorificenze statunitensi e mondiali a livello letterario e artistico c’è il premio Pulitzer, che deve il suo nome a Joseph Pulitzer, giornalista ed editore, nato il 10 aprile 1847 a Mako in Ungheria ed emigrato con la famiglia negli Stati Uniti d’America nel 1864. Figlio di un ricco mercante ebreo, Joseph Pulitzer ricevette un’ottima educazione e da qui l’amore per la letteratura in generale.
Quando emigrò negli Stati Uniti Pulitzer si arruolò nell’esercito Federale. Ottenuta la cittadinanza statunitense, lasciò le armi per dedicarsi al giornalismo. Iniziò, inoltre, la carriera politica presentandosi candidato per il Partito Repubblicano. A sorpresa, fu eletto e divenne deputato nel 1885. Durante la sua carriera si fece portavoce dei cittadini lottando, già allora, contro la corruzione politica.
Molto giovane, a poco più di trent’anni, era già ricco e, dopo aver conseguito la laurea in legge, investì il proprio denaro nell’acquisto dei quotidiani “Evening Post” e “St. Louis Evening Dispatch” che furono riuniti in un unico giornale, il “St. Louis Post - Dispatch”. Alcuni anni più tardi, trasferitosi a New York, rilevò anche il quotidiano “New York World” dando ad esso grande popolarità ed aumentandone la diffusione. Ormai magnate della stampa, Pulitzer, nel 1903, donò due milioni di dollari alla Columbia University per la realizzazione di una scuola di giornalismo. Il progetto fu portato a termine, però, dopo la sua morte ed egli non vide, quindi, la realizzazione di tutti i suoi sogni. Dal suo lascito nacque anche il celebre premio a lui intitolato.
Il Premio Pulitzer dal 2004 ad oggi
Editori, giornalisti, scrittori ed importanti personaggi che ricoprono alte cariche della Columbia University fanno parte del Comitato per l’assegnazione del Premio Pulitzer che ogni anno valuta le migliori opere. Vengono premiati lavori in campo narrativo nonché artistico. Dal 2000 ad oggi, tra le opere di narrativa che hanno ricevuto il premio ricordiamo in particolare:
- “Il mondo conosciuto” di Edward Jones, l’immagine di una comunità della Virginia sconvolta dalla morte di uno schiavo,
- “La strada” di Cormac McCarthy,
- “La breve favolosa vita di Oscar Wao” di Junot Diaz, favola letteraria magica e realistica allo stesso tempo,
- “Olive Kitteridge” di Elizabeth Strout,
- “L’ultimo inverno” di Paul Harding, ex batterista rock che, dopo i rifiuti da parte di alcuni editori, con la sua pubblicazione ebbe enorme successo,
- "Il tempo è un bastardo” di Jennifer Egan,
- nel 2013, il premio è per “Il signore degli orfani” di Adam Johnson.
E’ da notare, però, che nel 2012, come già nel 1977, il premio Pulitzer per la narrativa non è stato assegnato poiché la giuria non ha ritenuto abbastanza meritevole nessuno dei tre finalisti. Questo è, quindi, un premio che va conquistato per i pregi delle opere. Lo dimostrano i libri vincitori, tutti significativi e di valore.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Il premio Pulitzer: storia e ultime assegnazioni
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