Il teorema di Goran di Massimo Simonini

Massimo Simonini è un giovane ingegnere romano e il libro "Il teorema di Goran" è il suo romanzo d’esordio.

Il romanzo è molto scorrevole, la storia cattura il lettore già dalle prime pagine. La vicenda si svolge ai giorni nostri, quando in una fredda notte di dicembre, alla clinica psichiatrica Guido Laforgia di Roma, arriva un ragazzo spaventato con i segni evidenti della stanchezza e della paura sul volto scarno, e rigato dalle lacrime di una pioggia fredda. Il misterioso ragazzo rivela solo il suo nome, Goran Booyd, e si chiude nella corazza impenetrabile del suo silenzio, aprendosi molto poco soltanto con il dottor Michele Morici, il direttore, il quale, spinto da un grande senso di umanità e colpito profondamente dal suo aspetto pietoso (misto a un forte istinto di paternità), decide di accoglierlo nella clinica, a partire da quella notte, senza porsi molte domande, lasciando scorrere lento i giorni, nell’oblio per quasi 4 anni.

Ma cosa ha spinto il dottor Morici a nascondere Goran? Ecco che la vicenda comincia a snodarsi, appare una misteriosa lettera ed una cospicua somma di denaro che periodicamente viene spedita in maniera anonima alla clinica, e in qualche modo questi due elementi vanno a dipanare la matassa e consentono il soggiorno di Goran, il quale resta chiuso nel suo ostinato silenzio. A smuovere in maniera decisiva le torbide acque dell’intricata vicenda è l’entrata in scena del giovane architetto, Ludovico Fanti, amico di vecchia data del dottore, che in una tranquilla serata tra amici, in maniera casuale, scopre per caso da alcuni appunti la curiosa "permanenza" di questo misterioso personaggio e, notevolmente incuriosito dalla vicenda, si getta a capofitto alla ricerca del passato di Goran, facendo emergere segreti volutamente obliati.

Attenzione spoiler trama

Goran è nato nel 1983, a Praga, da una famiglia benestante, il suo vero nome in realtà è Goran Palski e Ludovico, seguendo in maniera astuta le tracce, riuscirà a mettersi in contatto con la sua famiglia di origine, con la madre. Plagiata dalla spregevole figura del duca di Parow, il cattivo della situazione, la donna era stata costretta in passato ad abbandonare il figlio, quel ragazzo che non ha mai smesso di amare, quel ragazzo dall’intelligenza così vivace. Ludovico, inseguendo il passato di Goran scoprirà tante cose, si troverà suo malgrado implicato in situazioni pericolose e intreccerà una intensa storia d’amore con la bella Giada, sorella maggiore del tormentato Goran, che morirà tragicamente per aver difeso con tutte le sue forze il "teorema di Goran" cioè l’esistenza stessa di Dio, osteggiata tenacemente dagli adepti dell’Equilibrio, che volevano insabbiare il frutto delle ostinate ricerche di Goran. Avvincente, con colpi di scena ad effetto...