Stasera, domenica 22 settembre, andrà in onda la prima delle sei puntate di "Imma Tataranni - Sostituto procuratore", liberamente ispirata ai libri del Premio Campiello Mariolina Venezia editi da Einaudi:
- "Come piante tra i sassi. Imma Tataranni e la storia sepolta" (2009),
- "Maltempo. Imma Tataranni e gli inciampi del presente" (2013) e
- "Rione Serra Venerdì. Imma Tataranni e le trappole del passato" (2018).
Della stessa serie a breve in libreria "Via del riscatto. Imma Tataranni e le incognite del futuro", in uscita il 24 settembre, di cui è già prevista una trasposizione per il piccolo schermo per il 2020.
Grande successo per le serie tv tratte da romanzi - Dopo il commissario Montalbano, il vicequestore Rocco Schiavone, l’ispettore Coliandro e la squadra de I bastardi di Pizzofalcone, arriva una nuova fiction firmata Rai tratta da romanzi crime d’autore. Aggiungendo anche L’amica geniale e Il nome della rosa, queste serie televisive di grande successo molto diverse tra loro hanno però in comune l’essere state tratte da romanzi altrettanto fortunati. Del resto da sempre la tv, così come il cinema, ha attinto a piene mani al mondo della letteratura per dar vita a serial e film.
Restando sui toni di giallo, è inevitabile non cogliere delle similitudini tra il commissario di Camilleri e il sostituto procuratore nato dalla penna di Mariolina Venezia.
La nuova fiction Imma Tataranni - Sostituto Procuratore in anteprima su Rai 1, con la regia di Francesco Amato e Vanessa Scalera nei panni della protagonista, è innegabilmente una ben riuscita versione al femminile de Il commissario Montalbano. L’impianto del giallo ricorda quello del maestro Camilleri, con Imma Tataranni protagonista assoluta, con la differenza geografica di ritrovarsi a Matera, Capitale europea della cultura nel 2019, invece che Vigata.
Oltre all’attrice Vanessa Scalera, non molto conosciuta dal pubblico televisivo ma con una solida carriera teatrale e cinematografica alle spalle, la fiction vanta nel cast anche Antonio Gerardi, Cesare Bocci, Giuseppe Zeno, Giorgio Colangeli, Paolo Sassanelli e Nicola Rignanese.
Il Personaggio di Imma Tataranni
Immacolata Tataranni (Imma) è un sostituto procuratore colorito e sopra le righe, seppur incorruttibile, che per arrivare dove è arrivata ha lavorato duro, condannando ogni scorciatoia o privilegio; anche per questo non fa sconti a nessuno e va sempre dritto per la propria strada. La sua figura è talmente integra nei valori della giustizia che è difficile non ammirarla.
È, però, anche e soprattutto una donna dal carattere ostinato, poliedrico, ironico e parecchio rompiscatole; una donna apparentemente ruvida, “scomoda come a volte la verità e ostinata come una pianta che cresce tra i sassi”. Non passa di certo inosservata, a partire dal suo abbigliamento: outfit aggressivo, fantasie animalier e colori regnano nel suo guardaroba.
È, allo stesso tempo, una donna di legge dotata di un fiuto eccezionale per le indagini, sempre alla ricerca della verità. A lavoro ha a che fare con il suo superiore, il Procuratore capo Alessandro Vitali (Carlo Buccirosso), con cui va spesso allo scontro, e Ippazio Calogiuri, l’appuntato dei carabinieri che le fa da fedele assistente (Alessio Lapice).
Non solo pm, è anche donna madre di famiglia, a cui non mancano la compassione e la tenerezza; è la figlia di una mamma (Lucia Zotti) affetta da demenza senile, che potrebbe svelarle un particolare sconvolgenre del suo passato; è la moglie di un marito devoto (Massimiliano Gallo); la madre di un’adolescente ribelle (Alice Azzariti); è la nuora di una suocera impicciona e la sua antitesi (Dora Romano).
Imma è lucana e con i suoi concittadini condivide il carattere tenace e forte, così come lo sono sono le piante che nascono tra i sassi. Vive in un luogo arcaico come Matera, rivolto però al futuro. Sembra così anticonformista, è invece molto radicata nel territorio, attaccata alla famiglia e ai valori.
In un’intervista, Mariolina Venezia ha dichiarato che
Imma è un modello diverso di figura femminile, non appiattito sul desiderio degli uomini e sul consenso degli altri, è una che non si adegua ai modelli imperanti.
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In realtà lei è anticonformista perché è tradizionale. Mi spiego; noi viviamo ormai in un mondo che è un mondo globalizzato in cui tutti si devono distinguere, tutti devono essere originali. Dato che lei non cerca essere né originale, né moderna, né all’ultima moda, allora diventa anticonformista nel suo rimanere tradizionale. Questo ossimoro mi diverte molto.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Imma Tataranni - Sostituto Procuratore: in tv la serie con una Montalbano al femminile
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