Kairos di Jenny Erpenbeck, edito da Faber and Faber, è il libro vincitore dell’International Booker Prize 2024. Il libro è stato tradotto dal tedesco da Michael Hofmann, a sua volta insignito del premio: autore e traduttore, come da tradizione, si spartiranno il ricco bottino.
L’International Booker Prize è il maggior riconoscimento devoluto a un romanzo tradotto in lingua inglese, nella longlist di quest’anno figuravano anche due romanzi italiani. Lo scorso anno è stato vinto dallo scrittore bulgaro Georgi Gospodinov, portato in Italia da Voland, quest’anno è toccato a un’autrice tedesca, Jenny Erpenbeck, pubblicata in Italia da Sellerio. Il romanzo vincitore, Kairos, che narra una storia d’amore tormentata sullo sfondo del crollo della Germania dell’Est, è ancora inedito in italiano.
Il libro è stato eletto vincitore con la seguente motivazione data dalla presidente della giuria Eleanor Wachtel:
Un’evocazione riccamente strutturata di una tormentata relazione d’amore, l’intreccio di trasformazioni personali e nazionali.
Proprio come Gospodinov anche Erpenbeck detiene un primato: è la prima scrittrice tedesca a vincere l’International Booker Prize, e Michael Hofmann è il primo traduttore maschio a essere insignito del premio.
Scopriamo di più sul libro e la sua autrice.
Chi è Jenny Erpenbeck, la vincitrice dell’International Booker Prize
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La scrittrice tedesca non è certo sconosciuta ai lettori: Erpenbeck ha vinto il Premio Strega Europeo nel 2017 con il romanzo Voci del verbo andare, edito da Sellerio.
Jenny Erpenbeck è nata a Berlino Est nel 1967 e, oltre alla professione di scrittrice, svolge anche quella di regista. Nasce come regista indipendente nel 1994, dopo aver studiato teatro alla Università Humboldt di Berlino, svolge la professione dirigendo spettacoli musicali in Germania e Austria. Erpenbeck è solita ricordare orgogliosamente il suo passato guardarobiera e assistente teatrale, la gavetta utile a pagarsi gli studi e a farsi strada in un mondo difficile e molto competitivo.
A metà degli anni Novanta inizia anche la carriera di scrittrice, dedicandosi tanto alla narrativa quanto alla drammaturgia. Il suo esordio nella narrativa è il racconto Geschichte eines alten Kindes (1999), vincitore di numerosi premi; è stato tradotto in italiano nel 2013 con il titolo Storia della bambina che volle fermare il tempo a cura di Ada Vigliani.
È figlia del fisico di fama internazionale John Erpenbeck; mentre la madre, Doris, di origine polacca, è stata insegnante di letterature arabe presso la Humboldt University. La vena letteraria scorreva nella famiglia Erpenbeck da tempo: la nonna era una romanziera, il nonno un giallista e il padre John, oltre a esercitare la professione di fisico, è filosofo e apprezzato poeta.
Jenny Erpenbeck raggiunge il successo internazionale con il suo quarto romanzo, Di passaggio (2008), in cui narra di una tenuta nel Brandeburgo che diventa cronotopo e luogo di passaggio di oltre trent’anni di storia tedesca. Quasi dieci anni dopo sarebbe stata consacrata dal Premio Strega Europeo grazie a Voci del verbo andare, una delicata storia di emigrazione in cui un uomo tedesco si mette in ascolto di chi è giunto in Europa in cerca di una vita migliore. Nelle pagine Erpenbeck dava voce a un gruppo di migranti africani giunti a Berlino e rifletteva sul tema - tuttora attualissimo - dell’esclusione sociale.
“Kairos”, il romanzo vincitore dell’International Booker Prize 2024
La giuria dell’International Booker Prize quest’anno è giunta al verdetto quasi all’unanimità. Kairos era il vincitore indiscusso. In una recensione sul Guardian la giornalista e critica Natasha Walter lo ha definito: “Uno dei romanzi più cupi che abbia mai letto.” Il libro narra una relazione d’amore tormentata sullo sfondo di uno dei periodi più cupi della storia della Germania.
La narrazione si svolge al presente e, proprio grazie all’uso di questa difficile tecnica verbale, giunge a un’intensità claustrofobica.
Tutto ha inizio l’11 luglio del 1986 a Berlino, quando due persone si incontrano su un autobus. Lei è una giovane studentessa, lui è un uomo molto più grande di lei e sposato. Inizia così una relazione intensa e improvvisa, uno strano e crudele gioco di sopraffazione e potere. Intanto il mondo a loro sta cambiando, mentre si assiste al crollo della DDR, la Repubblica Democratica Tedesca. Le rovine di una relazione diventano così la chiave di lettura di un periodo sismico della storia europea.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: International Booker Prize 2024: vince Jenny Erpenbeck con “Kairos”
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