Elda Lanza riceve oggi, 2 giugno, l’onorificenza di Commendatore al Merito della Repubblica Italiana conferitale dal Presidente Giorgio Napolitano per meriti civili e culturali.
Chi è Elda Lanza - Nata a Milano il 5 ottobre del 1924, dopo gli studi all’Università Cattolica di Milano e alla Sorbona di Parigi (dove è stata allieva, tra gli altri, di Jean Paul Sartre), nel 1952 è stata la prima presentatrice della neonata TV italiana nella quale ha lavorato fino al 1972. Molto attiva nel movimento femminista, ha avuto una precoce e intensa attività di scrittrice e giornalista (ha iniziato a lavorare per Bolero nel ’49, e nel ’51 le è stata affidata una rubrica di arredamento su Grazia). Socialista militante, nel 1980 ha lavorato con Carlo Tognoli presentandosi nella sua lista alle elezioni per il sindaco di Milano. Ha conosciuto alcuni tra i più grandi personaggi della cultura italiana e internazionale.
I libri di Elda Lanza - Esperta di comunicazione, è docente di storia del costume. Ha iniziato a pubblicare libri negli anni Novanta. Il Commendatore è diventato la “nuova signora del giallo italiano” grazie al grande successo di pubblico e critica dei suoi due romanzi Niente lacrime per la signorina Olga (Salani 2012) e Il matto affogato (Salani 2013), protagonista Max Gilardi ex commissario di Milano ora avvocato tornato nella sua città d’origine, Napoli, dopo la tragica scomparsa della moglie.
Da giornalista e scrittrice a Commendatore al Merito della Repubblica Italiana - La prestigiosa onorificenza rappresenta il coronamento di un impegno costante su molti fronti di una donna coraggiosa e di talento, che nella sua vita si è sempre comportata
“con la massima naturalezza, mi è difficile ’conformarmi’ alle situazioni. Sono certamente viva. E l’empatia è uno dei temi più importanti che ho affrontato nella mia vita privata e nel lavoro. Chi ha seguito le mie lezioni, me l’ha sentito ripetere spesso”.
Intervista a Elda Lanza
La nostra collaboratrice Alessandra Stoppini ha avuto modo di intervistarla per l’occasione, dopo averla incontrata già nel 2013 per un’intervista sul libro "Il matto affogato".
- Signora Lanza, che cosa rappresenta per Lei la prestigiosa onorificenza?
Una grande emozione, naturalmente. È un riconoscimento che premia un’intera vita. Che impegna il passato, ma anche il futuro.
- Che ricordi conserva del 2 giugno 1946?
Quella piazza, con l’irrefrenabile voglia di abbracciarci tra sconosciuti.
- Lei appartiene, come il Presidente Napolitano, alla generazione che ha vissuto la II Guerra Mondiale e il difficile dopoguerra. Pensando anche alla storica ricorrenza del 4 giugno 1944 quando Roma fu liberata dalle truppe alleate, quanto è importante l’esercizio della memoria?
La memoria è un valore da proteggere, da difendere. Considero un errore confonderla con la nostalgia.
- Considerata la Sua lunga esperienza in televisione, quanto e in quale misura il piccolo schermo ha influenzato la società italiana e viceversa?
Forse la mia risposta la sorprenderà: in nessun modo. La televisione è un modello dal quale ognuno accetta soltanto quello che gli somiglia. Se la televisione avesse il compito di migliorarci, avrebbe ragione Pasolini – sarebbe stata un fallimento.
- In autunno uscirà Il venditore di cappelli, il nuovo giallo con protagonista Max Gilardi. Ci può dare qualche anticipazione al riguardo?
Il cappello del titolo è un simbolo: di eleganza, autorevolezza, cortesia. Ma è anche il capello dal quale il prestidigitatore estrae il coniglio. Che nel caso è una donna bella e misteriosa con un nome strano: Ermeline, il nome di un tenero animale bianco d’inverno e fulvo d’estate. Ambiguo come può esserlo una donna bella e insinuante che sconvolge la ricca società napoletana, e in certa misura anche la mente e il cuore dell’avvocato Max Gilardi; tuttavia capace di guardare al proprio destino con molto coraggio. Naturalmente un giallo, che considero il seguito naturale di Niente lacrime per la signorina Olga e Il matto affogato, ancora affidato al talento umano e investigativo di Max Gilardi e a Napoli, questa città dai forti contrasti e dalle promesse mai esaurite.
Ringraziamo Elda Lanza per aver risposto a tempo record a quest’intervista. Un particolare ringraziamento va anche al giornalista, scrittore e critico televisivo Mariano Sabatini che si è amichevolmente prestato a mediare tra caselle di posta elettronica particolarmente “capricciose”.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Intervista a Elda Lanza, nominata Commendatore al Merito della Repubblica Italiana
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