“Sarà mica per sempre”: Manuela Leonessa presenta il suo primo romanzo

Manuela Leonessa è al suo romanzo d’esordio: “Sarà mica per sempre” è edito online da EEE Edizioni esordienti e-book. L’autrice ce ne parla in un’intervista.

• “Buongiorno Manuela, presentaci il tuo romanzo, come è nata l’idea di scriverlo?

È nata per caso, come spesso nascono le storie. Ad un certo punto, in un determinato luogo ho pensato “E se facessimo finta che...”

• Perché un thriller?

Mi è sempre piaciuto leggere thriller e alla fine ho deciso di scriverne uno. Volevo che fosse da leggere tutto d’un fiato, con un colpo di scena come si deve, volevo dei personaggi interessanti e volevo che fosse divertente. Sì spero che i miei lettori si divertano molto e allo stesso tempo alla fine della lettura possano dire: “Caspita! Non me lo sarei mai aspettato!”

• Per questo romanzo ti sei ispirata a qualche autore in particolare?

In linea generale no. L’idea è tutta mia ma, cammin facendo, ho cercato di prendere tutto ciò che potevo da chi ritenevo più bravo di me. Praticamente da tutti. Non dico di aver composto un centone, ma ho cercato di imparare molto.

• Raccontaci qualcosa di “Sarà mica per sempre”.

Volentieri. È un thriller psicologico nel senso che si basa su un costrutto psicologico reale, definito “trasmissione intergenerazionale dei miti”. A questo proposito non voglio dire altro perché rischierei di dire troppo. Una giovane donna viene ritrovata morta nella sua auto. Il suo corpo è stato composto in modo da far pensare a un suicidio, ma l’autopsia rivelerà il contrario. La donna è morta annegata, ma non ci sono fonti d’acqua nei dintorni e la messinscena, più che a un tentativo di depistaggio, fa pensare al rispetto di un rituale. A un anno dalla sua morte l’amica del cuore, aiutata da un commissario di polizia e da una psicologa, tenteranno di far luce sul caso rimasto, fino a quel momento, irrisolto.
La storia della vittima e quella dei suoi potenziali assassini si mischiano in un intreccio di eventi cupi e tortuosi dove, alla fine, nulla è più quello che sembra. La dinamica psicologica dei personaggi è sempre in primo piano e l’ossessione dell’amica, perché di ossessione si tratta, per la condanna dell’assassino verrà compresa solo alla fine, quando anche il segreto più oscuro, nascosto nella profondità del suo cuore, verrà rivelato.