Il giornalista Felice Laudadio collabora su Sololibri.net solo da fine ottobre, ma ha già presentato oltre 20 articoli, risultando a novembre tra i collaboratori più attivi. A lui è dedicata questo mese l’intervista a uno dei nostri recensori: scopriamo i suoi gusti letterari e continuiamo a seguire le sue proposte di lettura future, che non ci ha voluto per ora svelare...
- Raccontaci qualcosa di te. Che tipo di lettore sei?
Sono un lettore innamorato dei libri. Per ragioni professionali leggo tutto, ma se devo indicare un argomento preferito non ho dubbi: senz’altro la prima guerra mondiale, 1914-18, di cui sono un cultore onnivoro, dallo schieramento dei reparti al diario sgrammaticato dell’ultimo fante. Niente è stato più decisivo, drammatico, ricco di conseguenze (negative ma anche positive, si pensi alla tecnologia), della Grande Guerra. Poco più di quattro anni ma è come se fosse passato un secolo: all’inizio del conflitto il mondo guardava al passato, ne è uscito proiettato nel futuro come mai prima. Vale anche per l’Italia: nel 1915 eravamo una piccola nazione con modeste ambizioni coloniali, nel 1918 ci siamo ritrovati una grande potenza mondiale industriale (e non si è più ripetuto, almeno sotto l’aspetto strettamente “militare”). Solo noi avevamo costruito bombardieri trimotori, i Caproni, quando ancora i tedeschi bombardavano dall’aria solo coi dirigibili Zeppelin.
- Quali sono i tuoi generi letterari preferiti?
Adoro la storia (saggi e romanzi), i thriller, la narrativa di azione e avventura, ma anche quella più leggera: apprezzo chi scrive in modo divertente, tanto più quando noto che si è divertito per primo l’autore.
- Di quali scrittori per nessun motivo al mondo perderesti una nuova uscita editoriale?
Per non fare torto agli italiani (ma ci sono anche connazionali tra miei favoriti/e), un nome per tutti: Bernard Cornwell e le sue epiche saghe.
- Se ti chiedessero una lista di libri da leggere assolutamente nella vita, quali consiglieresti?
Non ho la presunzione di consigliare libri da leggere, ma posso segnalare quelli che io leggerei. Tutti quelli che ho letto davvero. Sarebbero troppi? E allora diciamo: Pinocchio di Carlo Lorenzini, in arte Collodi, perché è il primo che ho incontrato e poi gli altri a seguire nella mia articolata carriera di lettore. Però ho il coraggio di indicare il libro che non leggerei: “I promessi sposi”, per colpa di programmi scolastici ottusi e della sterilità con cui hanno costretto qualche generazione a subirlo senza scampo, rendendolo estraneo, lontano, obbligatorio, letteralmente odioso. Così almeno la penso io.
- Come hai conosciuto Sololibri e cosa ti piace del nostro sito?
Lo conosco da anni e lo trovo di alto livello culturale, ma allo stesso tempo semplice, accessibile e lodevolmente divulgativo. “Popolare” nel senso più nobile del termine e apprezzabilmente “democratico”, per la libertà di espressione e di valutazione.
- Qual è il libro sul tuo comodino al momento?
Il prossimo di cui scriverò su SoloLibri.
- Tra le tante novità già uscite o che usciranno quest’anno, c’è un libro che ancora non hai letto ma che non ti lascerai sfuggire?
Le prossime che presenterò su SoloLibri.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Intervista a Felice Laudadio, collaboratore di SoloLibri.net
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