Introduzione alla Calabria
- Autore: Maria Pignatelli
- Genere: Romanzi e saggi storici
- Categoria: Narrativa Italiana
Una donna molto affascinante, bellissima, figlia del famoso ammiraglio Giovanni Emanuele Elia, inventore di armi subacquee, era nata nel 1894 e morì in un tragico incidente stradale vicino a Cosenza nel 1968. Sposò in prime nozze il Marchese Giuseppe de Seta e in seconde nozze il Principe Valerio Pignatelli di Cerchiara. Accompagnò Paolo Orsi e Umberto Zanotti Bianco in numerose campagne di scavo archeologico e fu nominata primo ispettore onorario delle antichità della Calabria. Vittorio de Seta, suo figlio, è stato un famoso regista documentarista italiano, la cui capacità di vedere e interpretare il mondo, il paesaggio, la natura, deve molto alla sensibilità materna. Maria Pignatelli fu una donna che animò salotti culturali in Calabria, Sicilia, Roma e Napoli; Gabriele D’Annunzio le dedicò i versi “Madonna Silana” e Gino Severini le fece un ritratto a olio.
Il libro “Introduzione alla Calabria” (Ed. Casa del Libro, 1966) rappresenta una raccolta di ricordi e, assieme, di descrizioni bellissime. Ne risulta una sorta di racconto della sua vita, delle sue frequentazioni culturali e, contemporaneamente, dà preziose informazioni sulle qualità e risorse del territorio. A tratti la descrizione delle bellezze delle foreste della Sila e delle aree archeologiche si accendono di connotazioni liriche; le descrizioni di vizi e virtù della nobiltà locale e della misera vita che toccava agli umili è raccontata con una dolce ironia che non è mai derisione, ma, anzi, una sorta di partecipazione alle condizioni umane degli altri.
Nel racconto della Calabria non dimentica i personaggi storici più significativi che qui ebbero i natali, come Cassiodoro, Tommaso Campanella, San Francesco di Paola e quelli, in qualche modo, legati a questa terra, come Federico II e Gioacchino Murat.
Maria Elia, marchesa de Seta, arriva in Calabria quasi per caso:
“Cercavo la salute per il mio bimbo, e la lontananza dalle dolorose vicende d’Italia in quell’anno di grazia 1919. Dalla Toscana ero dovuta scappare per le incursioni rosse con un bimbo malato in braccio ed ero arrivata a Roma dopo tre giorni di viaggio. Là mi venne in soccorso padre Semeria. (…) «Vai nella Sila», mi disse. «Che cos’è la Sila? Dov’è». «È in Calabria, ci vai anche da Catanzaro». Al mio stupore rideva e si tirava la gran barba raccontandomi tutte le bellezze della Sila e dei boschi e dei panorami e della solitudine. Catanzaro! Che destino! Ricordavo che quando ero bambina a Londra, avevo un gioco, un biliardino geografico raffigurante l’Italia e sempre vincevo perché la palla cadeva su Catanzaro che portava il numero otto ed era un numero elevato. Ma ciò era motivo di canzonatura da parte delle mie compagne e di offesa per me. E la mia governante mi diceva: «Finirai a Catanzaro». Ripensandoci ero molto spaventata da questo mio destino, ma padre Semeria tornava sempre a farmi descrizioni dei boschi, del fresco, delle sorgive d’acqua. (…) Così fu che decisi per la Sila”
“Introduzione alla Calabria” è un libro raro, quasi introvabile: nel 1966 (Editrice Casa del Libro di Cosenza) furono realizzate 1500 copie, di cui cinquanta fuori commercio.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Introduzione alla Calabria
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