Invito al cinema di Hitchcock
- Autore: Giorgio Simonelli
- Genere: Arte, Teatro e Spettacolo
- Categoria: Saggistica
- Casa editrice: Mursia
Una vita lineare, vissuta essenzialmente in pubblico, nel lavoro e di assoluta normalità in privato, scrive Giorgio Simonelli, docente di Storia e Critica del Cinema presso l’Università Cattolica di Milano, nella presentazione del suo piccolo volume sul cinema di Alfred Hitchcock. “Invito al cinema di Hitchcock” è un testo che, ripercorrendo gli anni della formazione del regista, ne racconta il suo universo, dall’infanzia solitaria - aveva fratelli più grandi di età - ai modelli letterari che lo ispirarono, agli incontri importanti e decisivi per la sua vita.
Hitchcock ha girato cinquantaquattro film, dagli anni del cinema muto, il periodo inglese, agli anni Settanta, il periodo americano a Hollywood, durante il quale ha diretto i film più conosciuti al grande pubblico. Ha ricevuto nella sua lunga carriera di autore e regista varie lauree ad honorem dalle università americane, la Legion d’Onore dall’Ordine Francese di Lettere e Arti e la carica di Baronetto nel 1980, poco prima della sua morte, onorificenza che aveva sempre rifiutato. Francois Truffaut, suo grande estimatore, definì la sua filmografia abbagliante, dai primi suoi film ai quelli che lo hanno reso immortale: Psyco, Gli uccelli, Intrigo internazionale, Caccia al ladro, La finestra sul cortile.
Geniale, scontroso, grande seduttore, aveva un’eccezionale conoscenza delle tecniche cinematografiche e la sua priorità era quella di produrre film che tenessero lo spettatore in un costante stato di tensione fino alla fine della proiezione e a vivere la trama con passione.
“Il meccanismo del giallo funziona perfettamente, ma al contrario: non si tratta di scoprire il responsabile dell’azione delittuosa, ma piuttosto di sapere se, quando e in che modo i fatti che allo spettatore sono noti verranno riconosciuti come tali anche per i protagonisti della vicenda”.
Nacque il 13 agosto 1899 in un quartiere dell’Est End di Londra da genitori, proprietari di un negozio di frutta e verdura, che amavano andare a teatro la domenica, nei teatri della città, e fin da piccolo Alfred iniziò ad amare le commedie e i drammi. Ricorderà per tutta la vita l’educazione cattolica osservante del padre, la sua disciplina e il suo rigore, quella ricevuta nelle scuole cattoliche dei gesuiti e il terrore delle punizioni corporali. L’interesse ad affrontare nei suoi film il senso di colpa trova qui le sue radici, come metafora del peccato e della redenzione.
Alla morte del padre, appena quindicenne, inizierà a lavorare in fabbrica per quindici scellini alla settimana. Sarà un periodo di letture intense - Chersterton, Poe, Flaubert - e scriverà racconti per una rivista aziendale. Frequenta il teatro e il cinema al quale si appassionerà.
Il disegno, per il quale era portato, e il cinema, che adorava, gli permetteranno di lavorare negli studi cinematografici della futura Paramount di Londra. Affiancherà registi famosi e conoscerà Alma Reville, con una già brillante carriera, e il successo di pubblico e di critica che lo porteranno a Los Angeles. Alma, donna minuta dai capelli rosso tiziano, all’ombra del genio e sempre accanto, raccoglierà umiliazioni, capricci, dispetti e i numerosi tradimenti.
Si scorre nelle pagine di questo piccolo “Invito al cinema di Hitchcock” un approfondimento sulla sua vita, sulle sue opere, sugli autori letti i cui romanzi e racconti lo ispirarono per le sceneggiature dei suoi film: amava scrittori spregiudicati e sanguigni quali Balzac e Dickens, e i tanti aneddoti nella scelta degli ambienti, dei set e delle attrici protagoniste. Dall’armoniosa e spendente Grace Kelly, un’amicizia che coinvolse le rispettive famiglie e che si protrasse per tutto il resto della vita, alla sensuale Kim Novack, ad Ingrid Bergman. Dai sorprendenti film politici Notorius, L’uomo che sapeva troppo, le cui storie hanno in comune la minaccia del terrorismo a Io ti salverò, con dinamiche psicoanalitiche, agli indimenticabili gialli con le storie misteriose (detection story), fino ai polizieschi e ai noir. Una lettura davvero piacevole e interessante.
Invito al cinema di Hitchcock
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