

Territori
- Autore: Olivier Norek
- Genere: Gialli, Noir, Thriller
- Categoria: Narrativa Straniera
- Casa editrice: Rizzoli
- Anno di pubblicazione: 2025
La “Trilogia della banlieue” spiega meglio il titolo del romanzo Territori di Olivier Norek (Rizzoli, 2025, traduzione di Maurizio Ferrara): i territori sono quelli che spietate gang di trafficanti di droga si spartiscono nella periferia parigina di Malceny, nel dipartimento della Seine-Saint Denis.
Il personaggio centrale è già noto ai lettori di Olivier Norek: si tratta di Victor Coste, capitano dell’anticrimine, abituato al clima violento che permea i quartieri di cui si deve occupare, ma che questa volta offrono sorprese drammatiche. In poche ore infatti sono stati uccisi in modo oltremodo sanguinoso i principali spacciatori della zona, ma non basta: anche due anziani, il pensionato Jacques e la sua amica Rose, subiscono sorti analoghe, lei in particolare stroncata da un colpo al cuore ma circondata da pacchi di banconote, lui a stento messo al sicuro dal tempestivo intervento di Coste e della sua efficiente squadra. L’antidroga scopre a casa dei due anziani anche una gran quantità di stupefacenti, che i due erano stati obbligati a nascondere nelle loro insospettabili abitazioni. Cosa fanno le autorità, di fronte alla possibilità che nei palazzoni, che hanno gli inspiegabili nomi dei poeti, non scoppino rivolte sanguinose?
Ci sono tanti personaggi interessanti in questa storia durissima: Bibz, un bambino nero, un piccolo soldato di appena dodici anni, cresciuto in un ambiente malsano in solitudine e degrado, si mostra un assassino spietato, un criminale feroce, che soccomberà in un tragico incidente, innescando una sorta di incendio ingestibile. Ma c’è anche la sindaca, Madame Andrea Vesperini, detta la Regina, disposta a tutto pur di essere rieletta alle prossime imminenti elezioni: i suoi collaboratori sono ex delinquenti da lei messi in posti chiave dell’amministrazione, perché conosciuti e conoscitori dei metodi dei criminali. Un sistema di corruzione molto esteso permea tutto il contesto, nel quale si muove con fulminee intuizioni investigative e azioni spesso non del tutto legittime Victor Coste, che ha ben compreso che rimettere una parvenza di legalità in quei quartieri, che sembrano lontani sideralmente dalla Ville Lumière, è un compito etico che lui si è dato, a scapito della sua vita privata, della sua avventura sentimentale con la bella Léa, collega anatomopatologa.
Quello che colpisce nel racconto decisamente noir di Olivier Norek è la diffusione capillare della corruzione all’interno dell’amministrazione, come se, per governare periferie caratterizzate da enormi problemi sociali e razziali, lo stato dovesse per forza venire a compromessi non leggeri con la delinquenza, che pretende di gestire droga, denaro, violenza con i propri metodi. Nuove generazioni di ragazzi anche giovanissimi, figli di immigrati, non esitano a diventare assassini, torturatori feroci, privi di ogni parvenza di umanità, pur di ottenere e conservare un potere che viene dal narcotraffico.
Si descrive nei libri di Norek uno spaccato sociologico terribile, quello che attraversa una serie di romanzi efficaci, dal ritmo incalzante, dal linguaggio crudo e con trame nelle quali l’autore non fa sconti: tutti sono coinvolti, neri, arabi, forze dell’ordine, gendarmeria locale, alti funzionari, giudici inesperti, personaggi insospettabili. Lo scrittore Norek è un ex poliziotto e si capisce dalla sensibilità con cui descrive il mondo che conosce bene, con le sue rivalità, i giochi di potere, le sue debolezze, il suo coraggio. Territori è il secondo volume della trilogia, dopo Codice 93 (Rizzoli, 2024), dunque non ci resta che aspettare il prossimo romanzo, visto il grande successo di pubblico che lo scrittore francese riscuote anche in Italia. Non siamo i soli ad avere gravi problemi con le periferie delle metropoli, sembra suggerirci questa lettura.

Territori. La trilogia della banlieu
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