L’ora di lettura di Carole Lanham

Lettura, amore, sesso, razzismo, malattia, fiori, famiglia, errori: questi sono i principali ingredienti che la narratrice americana Carole Lanham ha messo insieme nel suo primo romanzo ambientato nel sud ancora fortemente razzista degli Usa a partire dagli anni venti del secolo scorso.
Lucinda Browning vive in una grande casa del sud, piena di domestici e di lusso, viziatissima dal padre visto che la mamma è morta precocemente. Sin da piccola nutre una predilezione per il figlio della cuoca, un ragazzino mulatto di nome Hadley Crump. Con lui, che svolge funzioni di domestico-giardiniere-aggiustatutto, comincia per gioco un rapporto che presto si trasformerà in una vera e propria reciproca ossessione: i due si chiudono in una piccola stanza segreta e con la scusa di insegnare a leggere al giovane negro (che in realtà sa farlo benissimo, lettore della bibbia fin da piccolissimo) Lucinda mostra la sua attrazione incontenibile per il ragazzo ma anche la sua bizzarria, la sua voglia di potere, il suo voler possedere Hadley sottoponendolo a sadiche torture: la lettura di Dracula gli suggerirà la voglia di succhiarne il sangue, cosa che per poco non uccide il ragazzo, che tuttavia è incapace di resistere alla violenza di lei, di cui è perdutamente ed infelicemente innamorato. Malgrado le ambiguità che caratterizzano la loro giovinezza, nascosti a tutti ma fortemente decisi a non mollare la loro improbabile relazione, circondati dai libri da cui prendono ispirazione per il loro insano erotismo, da Anna Karenina a Il pozzo e il pendolo, da Grandi speranze a Candido, e ancora L’amante di lady Chatterley e libri meno noti da cui vengono espunte le pagine più licenziose, quelle meno adatte ad una donna, in un mondo impregnato di puritanesimo. Appena diciottenne Lucinda sposa il ricco Dickie, amante della caccia, delle auto e delle grandi bevute, che consente alla giovane bellissima moglie ogni capriccio e non si accorge, né forse se ne accorgerà mai, che Lucinda ha una vita segreta e parallela che conduce con Hadley che per lei nel tempo rinuncerà ad una vita normale con Flora, la bibliotecaria che gli dà in prestito i libri proibiti. Più tardi nasce Nina, che forse è la figlia di Hadley e di Lucinda e questo legame impedisce al giardiniere di lasciare la casa dove ormai, visto il meraviglioso giardino di glicini e fiori di ogni sorta, i rapporti troppo intimi con i padroni, non riuscirà più ad allontanarsi.

Il linguaggio dei fiori, rose, orchidee, mughetti, magnolie, ranuncoli, glicini, quello della letteratura e della poesia sono la base dell’amore che legherà fino alla morte i due stravaganti personaggi che la fantasia di Carole Lanham ha creato: da un’atmosfera alla Via col vento l’autrice ha riprodotto una storia che arriva alla fine del secolo scorso, e anche se gli Usa hanno un presidente nero e l’aids è stato quasi debellato, ci riporta ad un sud dove i negri si impiccano perché hanno rivolto la parola ad una bianca, i mulatti sono ostracizzati, i locali pubblici sono solo per bianchi o per neri, i matrimoni misti e il melting pot una piaga da lavare col sangue.