La donna dal taccuino rosso di Antoine Laurain

La donna dal taccuino rosso di Antoine Laurain è un romanzo piacevolissimo per un fine settimana al mare o di riposo dagli impegni di lavoro. Immaginate di uscire di casa una mattina e nel percorrere la strada abituale che vi porta in ufficio trovate su un cassonetto dell’immondizia una borsa color malva, di pelle, a tracolla, elegante. Sarà stata lasciata dal ladro in fuga dopo lo scippo. La borsa attira la vostra attenzione: di chi sarà?, come è la donna alla quale appartiene? È ciò che succede all’affascinante libraio Laurent che l’ha raccolta e mentre si reca al posto di polizia lì lungo la strada a pochi centinaia di metri, la osserva e pensa che deve senz’altro appartenere ad una donna raffinata.

Laurent, a quel punto, tenterà di rintracciare la donna. La sua sarà un’indagine particolare e personale che gli cambierà la vita. Una trama apparentemente semplice, che ha reso questo romanzo uno dei più apprezzati bestseller in Francia, già tradotto in dodici paesi nel mondo. Antoine Laurain, giovane scrittore parigino, si è dedicato alla scrittura dopo aver lavorato nel cinema girando alcuni cortometraggi. Il cappello di Mitterrand, con il quale ha vinto il Prix Relay nel 2012, è il romanzo che lo ha reso famoso. E irresistibile la sua attrazione per quella donna misteriosa, che nel frattempo, era stata ricoverata in ospedale. Laure, una appassionata e giovane doratrice, era stata aggredita sotto casa, dopo aver lasciato il taxi. Per una manciata di secondi aveva lottato per tenere a sé la sua borsa, rimanendo ferita alla testa.

Laurent è un libraio in un piccolo quartiere di Parigi: la sua libreria è molto fornita e riesce a soddisfare anche la clientela più esigente. Aveva cambiato la sua vita, lasciando il posto in banca e iniziando a lavorare tra i libri. Gli stessi libri di cui era un attento e raffinato lettore a tal punto che nella sua libreria di casa gli autori che non andavano d’accordo li poneva a distanza, come ad esempio Céline non stava accanto a Sartre, Houellebecq a Robbe-Grillet. Quella mattina ha inizio il suo viaggio nella vita di una sconosciuta, divenuta all’improvviso una dolce ossessione.

“Laurent era immerso nel taccuino Moleskine rosso contenete decine di pagine della sconosciuta, a volte cancellati, sottolineati o scritti in maiuscolo. La calligrafia era elegante e scorrevole. Doveva averli annotati quando le veniva voglia, di certo al tavolino di un bar o durante i tragitti in metrò. Laurent era ammaliato da quelle riflessioni che si susseguivano, aleatorie, commoventi, strambe, sensuali. Aveva aperto una porta che dava accesso all’animo della donna con la borsa color malva…”

Quanti oggetti teniamo legati a noi, portandoli sempre dietro e custoditi nelle nostre borse: Laure aveva con sé i ricordi della sua vita trascorsa insieme all’amato marito, vittima, pochi anni prima, di un attentato in Iraq. Un taccuino rosso pieno zeppo di appunti e di frasi scritte, un fermaglio con un fiore di stoffa azzurro, una boccetta di profumo Habanita, alcune vecchie fotografie, una penna a sfera Montblanc nera, un paio di dadi rossi, un portachiavi dorato con incisi alcuni geroglifici e un romanzo di Patrick Modiano con una dedica: A Laure, in ricordo del nostro incontro sotto la pioggia.

La sconosciuta era quindi una lettrice del più inafferrabile degli scrittori francesi, pensò Laurent, di uno scrittore che amava il mistero e che non partecipava agli incontri con i lettori, insomma una vera e propria leggenda. Una dedica personale da un uomo schivo qual era? Probabilmente la conosceva. Sarà questo un indizio di partenza per le sue ricerche. Laurent osserva oggetto dopo oggetto, legge pagina dopo pagina di quel taccuino rosso, nel tentativo di ricostruire l’identità della donna, la sua vita, la sua storia. Sogna il suo volto e lo scopre simile a quello che incontra nei suoi sogni; lei è lì, a Parigi e dovrà fare di tutto per trovarla.

“Si può provare nostalgia per qualcosa che non è accaduto ? Ciò che chiamiamo rimpianti e che riguarda le sequenze delle nostre vite in cui abbiamo la quasi certezza di non aver preso la decisione giusta comporterebbe una variante più singolare, che ci avvilupperebbe in un’ebbrezza dolce e misteriosa: la nostalgia del possibile. La nostalgia dell’incontro con Laure.“

La donna dal taccuino rosso è una storia romantica, dalla trama accattivante, un po’ misteriosa che la rende ancor più intrigante e come scrive Patrick Modiano vi sono degli esseri misteriosi, sempre gli stessi, che se ne stanno come sentinelle a ogni bivio della vostra esistenza. Un romanzo straordinariamente francese con la descrizione dei quartieri parigini, dei bistrot, e un racconto ricco di scrittori e citazioni letterarie. Un romanzo da leggere tutto d’un fiato!