Il portafortuna di Nita Prose

La scrittrice canadese Nita Prose, di cui La Nave di Teseo ha pubblicato due romanzi precedenti, con protagonista la cameriera del Regency Grand Hotel, la precisa e nevrotica Molly, ci regala in questo terzo romanzo, breve, una favola natalizia piacevole, divertente e ironica: stiamo parlando de Il portafortuna (2024), traduzione di Licia Vighi.

Molly, che ha il titolo di governante, dopo la morte dell’adorata nonna, vive nel piccolo appartamento della sua infanzia con il compagno messicano, il pasticcere Juan Manuel, che l’ama profondamente e ne accetta la stramba personalità e che la chiama “princesa”: sono grandi lavoratori ma poveri, e nel lusso rutilante e un po’ pacchiano del Natale new-yorkese si attrezzano a festeggiare con un ramo d’abete spelacchiato, l’unico che possono permettersi, l’imminente arrivo delle feste. Senza dimenticare il grande impegno che devono mettere in Hotel, dove si sta per celebrare l’annuale festa per tutti i dipendenti, che si scambieranno regalini sotto l’enorme abete decorato con biscotti allo zenzero e vin brulé per tutti.
Molly però si accorge che il suo amato Juan Manuel si sta comportando in modo insolito: sgattaiola via, non si fa trovare, sembra essere impegnato in qualcosa di misterioso che la pedante Molly, che vorrebbe controllare ogni cosa, non riesce proprio a capire. Forse lui non l’ama più, non si accontenta di una ragazza semplice e ingenua come lei si propone?
Nei romanzi precedenti Molly si era improvvisata quasi una detective, dato che in albergo erano avvenute morti misteriose, ma ora, proprio alla vigilia dell’attesissimo Natale, come è possibile che debba indagare proprio sull’uomo che ama follemente e del cui comportamento non si fida più tanto?

La storia raccontata con la consueta abilità da Nita Prose si svolge tra la microscopica casa dei due giovani e l’immenso Regency, dalle solenni scalinate dove di aggira con grande autorevolezza il portiere gallonato, Mr Preston, che non è altri che il nonno di Molly, che ama e protegge la nipote.
La vita segreta del grande albergo, con il personale che ricicla i cioccolatini destinati agli ospiti, con le cameriere che non sono tutte come Molly, ma anzi cercano di risparmiarsi le fatiche scansando il lavoro più pesante, raccontano il backstage di una ricca e appariscente New-York, che invece mostra impiegati che tirano la cinghia e si accontentano di poco: Molly, i suoi risparmi, la sua attenzione a non sprecare, l’attaccamento al lavoro che dimostra, tutto la rende un personaggio particolare e molto ben costruito. Libro che esce per Natale, da regalare agli appassionati di canti, carole e alberi di Natale american style.