La gnosi cristiana
- Autore: Valentino Bellucci
- Genere: Religioni
- Categoria: Saggistica
- Anno di pubblicazione: 2016
La gnosi cristiana è stata un grandioso movimento spirituale e culturale che ha attraversato il mondo antico, dal Medio Oriente all’Occidente, nei primi secoli dell’era cristiana, soffocata dalla religione di stato, la Chiesa istituzionale, coeva e poi erede dell’Impero romano, di cui ha ereditato le strutture politiche e amministrative, prima fra tutte la figura dell’imperatore rappresentante della divinità, di cui il papa era controparte.
Questa la tesi di fondo, molto ben documentata, del saggio La gnosi cristiana di Valentino Bellucci (Harmakis Edizioni, 2016, p. 81). La chiesa di Roma ha cercato di creare, riuscendoci con una feroce repressione dei dissidenti, un’unità dogmatica di fede, corrispondente al centralismo politico dell’Impero. La fede doveva essere legata ai testi canonici prescelti fra i moltissimi, innumerevoli Vangeli esistenti. Al contrario lo gnosticismo (gnosi dal greco = conoscenza) si sviluppava attraverso l’esistenza di centri autonomi sia in quanto ad autorità di fede, di testi, che di comunità di fedeli con il loro Kerigma (annuncio, messaggio). Un po’ come accade tutt’oggi nell’Induismo, nel quale convivono indirizzi religiosi diversi.
Il papa come figura unica e superiore ai vescovi non esisteva, erano questi ultimi a esercitare autonomamente il ruolo di guida. Ciò che univa invece era l’ascesi, il metodo di avanzamento basato sulla rivelazione diretta ricevuta tramite la meditazione e interiorizzazione della figura di Gesù il Cristo, fulcro d’amore.
L’istituzione chiesastica di Roma invece privilegiava, con gli esiti futuri dell’Inquisizione macchiata dai roghi, l’immagine del Dio giudice.
Data fondamentale che sancisce la nascita ufficiale di ciò che Bellucci chiama "ideologia teologica della chiesa imperiale" è il primo Concilio Ecumenico tenutosi a Nicea nel 325 d. C. Qui viene condannato l’Arianesimo, insieme a molte altre cosiddette "eresie".
La ricerca interiore e il contatto con la Divinità comunque non si estingue, si sviluppa in modo sotterraneo nell’esoterismo. Il movimento dei Catari è stata una propaggine di tale fermento, oltre che la culla, con la poesia provenzale, di tutta la futura poesia occidentale.
Nella gnosi viene data uguale importanza alla devozione quanto allo studio sapienziale, ai testi sacri custoditi nel segreto, a cui il neofita aveva accesso man mano che progrediva nell’ascesi. Unione di mente e cuore dunque, ben evidenziata dall’autore:
"L’essere umano ha due grandi necessità: nutrire il proprio cuore e la propria mente; se il cuore e la mente non ricevono l’adeguato nutrimento qualcosa in noi muore, si spegne e al posto della gioia perenne la vita diventa una allucinazione colma di tristezza e ansia".
Le scuole gnostiche furono diverse, Bellucci le attraversa con tocco lieve e profondo, spaziando con sapienza dai Vangeli canonici, di cui coglie l’insegnamento occultato, ai Vangeli apocrifi e gnostici, tra i quali spicca il Vangelo di Tommaso.
L’idea centrale, presente comunque nel platonismo, è che nell’uomo alberga una scintilla divina, caduta dalle altezze, destinata a ricongiungersi al "Padre".
Cuore dello gnosticismo è la "Bakti", termine sanscrito che possiamo tradurre con "Devozione", legame mistico, erotismo spirituale, caratteristica di ogni mistico. Anche Pico della Mirandola si allinea a tale visione, quando parla di un’estasi speciale, "mors osculi", “morte di bacio”, intendendo con ciò la morte dell’uomo egoico ad opera del tocco bruciante dell’amore divino.
Magnifico l’accostamento a Jacob Böhme, che scrive:
"Ma un giorno, inviata da Dio, un’anima ridestata e illuminata dalla Luce divina si fece incontro a questa povera anima afflitta."
Abbiamo inoltre la testimonianza di Angela da Foligno.
In più, con interessantissimo ecumenismo universale, l’autore crea un collegamento tra Oriente ed Occidente, scopre l’affinità tra Cristo e Krishna, cosa del resto già sottolineata ampiamente da M.me Blavatsky nel suo testo teosofico Iside svelata. Anche il mistico Sri Baktivedanta S. Brabhupada afferma che:
"Cristos è la versione greca della parola Krisna. [...] In India, quando una persona dice Krishna spesso pronuncia ’Krista’. [...] ’Cristo’ è un altro modo di dire Krista e ’Krista’ è un altro modo di pronunciare krishna, il nome di Dio".
Krishna incarna l’aspetto “Amore” di Dio.
Il libro di grande fascino, utile a chi ricerca nuovamente la fede perduta perché acefala, privata di indagine conoscitiva, di mente, è corredato da un breve glossario gnostico, a cui segue un glossario per la spiegazione dei termini sanscriti usati. Completa il tutto una bellissima iconografia a colori di immagini. Fra queste, compare un rilievo scolpito nella cattedrale di Notre-Dame a Parigi, nel quale l’alchimia, altra scienza gnostica, viene rappresenta da una scala sacra che dai piedi di una figura giunge al centro del cuore. "Via del cuore" cara allo zen come pure ai seguaci dello sciamanesimo dei Nativi Americani e del Centro e Sud America (scuola di Carlos Castaneda in particolare).
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