La libraia che salvò i libri
- Autore: Kerri Maher
- Genere: Romanzi e saggi storici
- Categoria: Narrativa Straniera
- Casa editrice: Garzanti
- Anno di pubblicazione: 2022
Fu grazie alla resilienza di una donna, Sylvia Beach, che il mondo scopri l’Ulisse, il capolavoro di James Joyce. Questa è la storia raccontata ne La libraia che salvò i libri (Garzanti, 2022, trad. di Stefano Beretta), l’avvincente romanzo di Kerri Maher.
La Parigi degli anni Venti del ventesimo secolo è stata una delle epoche più importanti e influenti della storia letteraria e culturale. Infatti il decennio tra il 1920 e il 1930 è stato caratterizzato da una grande effervescenza creativa e da un clima di libertà e sperimentazione. In quegli anni, Parigi era considerata la capitale culturale e attirava scrittori, artisti e intellettuali provenienti da tutto il mondo.
È in questo contesto che una ragazza immigrata dagli Stati Uniti dà il via a un’avventura che la porterà a scrivere un pezzo di storia culturale di quegli anni.
Lei è Sylvia Beach, seconda delle tre figlie del pastore Sylvester Beach ed Eleanor.
Arrivata a Parigi conosce Adrienne Monnier, proprietaria dell’omonima libreria Monnier, dove presterà servizio finendo per innamorarsi di Adrienne, accettando il fatto di essere lesbica.
Il problema era che Adrienne era già accompagnata con Suzanne, quindi Sylvia per non soffrire prende la decisione di andarsene a Belgrado ad aiutare come infermiera durante la grande guerra. Con il suo ritorno a Parigi maturò l’idea di far ritorno in America per aprire una libreria di titoli francesi, ma a causa di un nuovo avvicinamento da parte di Adrienne, la quale aveva appena perso Suzanne a causa di una grave forma di tubercolosi, Sylvia cambiò idea e aprì una libreria di titoli americani e inglesi a Parigi, chiamandola “Shakespeare and Company”.
La nuova libreria di Sylvia e la libreria Monnier divennero il centro culturale di Parigi, sia per la loro vicinanza che per l’amore nato tra Adrienne e Sylvia che portò l’una ad aiutare l’altra nelle molte difficoltà economiche che si riscontravano in quegli anni.
La Shakespeare and Company era frequentata dai migliori scritto di quel tempo: Ernest Hemingway, Ezra Pound, James Joyce e proprio quest’ultimo cambiò la vita di Sylvia. In quanto lei si innamorò del romanzo che stava scrivendo, l’Ulisse, e fece di tutto pur di pubblicarlo. Alla fine dopo ci riuscì ma dovette scontrarsi con tante difficoltà, persino contro le copie illegali che giravano negli Stati Uniti, dato che lì era stato censurato.
«Come possono condannare un libro incompiuto?» si lamentò lui.
«È una cosa che dà da pensare»,
concordò lei.
«E se lo fanno?» chiese lui, tutt’a un tratto petulante.
«Questo non m’impedirà di continuare a scriverlo. Qualcuno lo pubblicherà.»
Per la prima volta la fiducia di Joyce sembrava priva di fondamento e Sylvia si preoccupava per lui.
Virginia Woolf si era rifiutata di aprire la
sua stamperia all’Ulisse, eliminando di fatto
ogni possibilità di pubblicazione in Inghilterra, e tutti gli editori di New York aspettavano il processo
Kerri Maher ci dona un romanzo che può anche essere definito la biografia della libreria Shakespeare and Company, dato che ruota tutto intorno ad essa. Come effettivamente è stato a livello culturale dagli anni venti in poi, la libreria divenne un’istituzione per gli artisti di quel tempo e Kerri ne descrive egregiamente i loro usi e le loro abitudini, facendoci innamorare della libertà culturale che c’era a Parigi.
È grazie alla caparbietà di Sylvia che Joyce riuscì a concludere e a far conoscere il capolavoro dell’Ulisse. Il quale segnò uno spartiacque nella letteratura del 900, aprendo la strada al modernismo grazie all’introduzione di stili innovativi, tematiche universali e influenzò la letteratura che seguì negli anni successivi.
In fondo guarda l’effetto che l’Ulisse ha già avuto!
Nessuno può ignorarlo. Anche scrittori come Virginia Woolf, che in origine sostenevano di detestarlo, ne sono stati fortemente influenzati.
Hai letto La signora Dalloway? Usa il suo stile, il monologo interiore. L’Ulisse è il libro imprescindibile in assoluto della nostra epoca.
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