La palla di Melissa Panarello

La palla (Gallucci 2023, disegni di Francesca Dafne Vignaga), di Melissa Panarello, scrittrice e agente letterario, è una storia poetica che parla di libertà e non solo.

“Un pomeriggio un bambino uscì con una palla e andò al parco”.

In un parco pieno di prati verdi e ricco di alberi dove tra i rami svolazzavano tanti uccelli un bambino dai capelli scuri aveva con sé una palla che, rotolando, era arrivata fino a un campo da calcio dove giocavano i ragazzi grandi. I giocatori avevano dato un calcio al pallone così forte che era volato lontano, oltre la rete. La sfera era atterrata ai piedi di una vecchietta seduta su una panchina circondata da multicolori tulipani.
L’anziana signora, tenendo in braccio un gattino dal pelo scuro, l’aveva spinta con il bastone sperando di farla arrivare a chi avesse gambe buone per giocarci. Il viaggio della palla continuava fino a incontrare un vivace cane che, dopo averla annusata e leccata, aveva capito che era meglio giocarci che mangiarla.
Quindi l’animale l’aveva colpita con la coda. La palla era ruzzolata fino ai piedi di una mamma che l’aveva data alla sua figlioletta che da poco aveva imparato a camminare.

“Prese la palla e uno, due, tre, la fece volare in alto”.

Poi la bimba, soddisfatta, se ne era andata senza sapere di aver lasciato la palla davanti alla casa di uno gnomo che, svegliato dal gran fracasso, aveva visto quell’enorme pianeta rotondo e aveva deciso di esplorarlo. Ma non finisce qui ...
Belle illustrazioni danno luce a un fantasioso testo dove una semplice palla, si imbatte in varie persone, per poco, ne diventano i custodi. Un oggetto da condividere, come la libertà, cosa assai preziosa, di cui fare sempre un corretto e giusto uso.

“La Luna vide la palla e pensò che avrebbero avuto molto da dirsi, simili com’erano. Alla Luna però non era consentito di scendere dal cielo, e la palla non sapeva come volare”.