La salita dei giganti
- Autore: Francesco Casolo
- Genere: Romanzi e saggi storici
- Categoria: Narrativa Italiana
- Casa editrice: Feltrinelli
- Anno di pubblicazione: 2022
La salita dei giganti. La saga dei Menabrea (Feltrinelli 2022) è il nuovo libro dell’autore milanese Francesco Casolo, docente di Storia del cinema presso l’Istituto europeo di design (Ied), romanzo dedicato alla storia della birra Menabrea, omonima azienda la cui sede storica e lo stabilimento di produzione sono in Piemonte, a Biella.
“Genia, ricordati di non avere mai paura. Non devi”.
In punto di morte, a neanche quarant’anni, il cavalier Carlo Menabrea, capo della Premiata Fabbrica di Birra G. Menabrea & Figli, lasciava il suo testamento morale alla sua giovanissima figlia, Eugenia, detta Genia, per distinguerla dalla madre Eugenia Squindo. Genia, secondogenita di Carlo ed Eugenia (le altre figlie erano la maggiore Albertina e la minore Maria), aveva già dimostrato coraggio e audacia quando da piccola, insieme al padre, un piede davanti all’altro lungo la mulattiera dalla loro abitazione a Biella, Villa Menabrea, che era anche una grande fabbrica di birra, avevano raggiunto Gressoney. Magnifico contesto scenografico per la vista offerta sull’imponente massiccio del Monte Rosa, lì dove si possono ammirare quelli che Carlo chiamava i Giganti, le vette del Monte Rosa, che superano i quattromila metri e che insieme al Monte Bianco, al Cervino e a poche altre sono le montagne più alte d’Europa.
Gli Squindo e i Menabrea, le famiglie della madre e del padre di Genia, erano stati gressonari che si erano trasferiti a Biella e avevano contribuito a collegare con Biella quella che per loro continuava a essere casa. Del resto Carlo Menabrea era un uomo che veniva da generazioni di mercanti montanari, che non erano mai stati fermi un giorno. Per mesi trascinavano le loro mercanzie da una città all’altra, vendevano e scambiavano, e poi, superavano i ghiacciai e tornavano a fare i pastori e i contadini. I Menabrea vendevano tessuti dal 1500, la birra se la facevamo in casa, per loro, fino a quando, a metà Ottocento, Giuseppe, il padre di Carlo, un “visionario”, passo dopo passo era andato dietro al suo sogno, decidendo di investire nella birra, facendo nascere il birrificio più antico d’Italia. Su quei sentieri, quei passi e quei valichi si era dipanata la storia dei Menabrea. Quindi i Giganti sono sì montagne altissime, ma giganti erano anche stati Giuseppe, Carlo ed Emilio Thedy, futuro marito di Genia. Uomini che hanno avuto voglia di vedere cosa c’era dall’altra parte.
“Non hanno avuto paura di quello che non conoscevano, anzi, ne sono stati attratti…”
Francesco Casolo, residente a Gressoney-La Trinité, appassionato di montagna, recandosi presso la Fondazione Sella e consultando l’archivio Menabrea, dove ha scoperto un immenso patrimonio di storie da raccontare fra lettere, diari e fotografie, ha composto in maniera egregia la saga dei Menabrea, famiglia di successo. Una storia di determinazione, che li aveva portati a produrre una bevanda che serviva a far ridere e a divertire. Protagonista della narrazione una piccola, grande donna, che il lettore incontra per la prima volta quando ha sei anni, diventata donna a nove, che l’autore aveva notato in una fotografia quando si era recato nella fabbrica Menabrea. Una bambina ritratta accanto alle sue sorelle, di cui l’autore avrebbe ascoltato la voce di ragazzina nelle lettere spedite dal collegio, poi, più grande, gli struggimenti da innamorata negli scambi epistolari col suo futuro sposo Emilio Thedy e, infine, avrebbe apprezzato il tono da imprenditrice.
“Che anni e che cambiamenti aveva vissuto sulla sua pelle! Avevo lettere e documenti a sufficienza per poterne immaginare motivazioni, sentimenti, emozioni”.
La salita dei giganti: La saga dei Menabrea
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