La società degli immortali di Wes Craven

“Dal creatore dei film culto Nightmare e Scream, un genetic thriller folgorante, geniale, da non perdere”, si legge sulla quarta di copertina di La società degli immortali, opera del regista e scrittore americano Wes Craven edita in Italia da Piemme.

Base militare di White Sands, Nuovo Messico. Peter Jance, premio Nobel, lavora da tempo immemore a ciò che tutti noi potremmo definire l’arma definitiva. Una bomba? Un aereo? Un raggio mortale che piega la volontà e disintegra ogni cosa? Molto peggio.
Purtroppo (o per fortuna) il tempo passa per tutti e il suo sembra esser giunto ormai alla fine. E, si sa, il tempo vince tutto e tutti. Sempre. A meno che…
L’unico modo per terminare l’opera è accettare l’aiuto del suo collega Freddy, che gli offre una via d’uscita affascinante e terribile al tempo stesso, in effetti. Ma, quando la vita ti spinge in un’unica direzione, le ipotesi si fanno inquietanti. Infatti Peter accetta, e questa scelta sconvolgerà la vita di quattro persone. Persone ignare di essere protagoniste in un gioco molto più grande di loro, che potrebbe essere la loro fortuna o la loro fine. Si tratta solo di fortuna.

Wes Craven ci porta in un thriller che ci prenderà sin dalla prima pagina e ci accompagnerà fino all’inevitabile epilogo. Una strada lunga o breve, dipende in quanto tempo deciderete di finire questa storia. Una storia popolata da personaggi che vedremo come attori in un film davanti al nostro sguardo, attori inconsapevoli d’essere osservati e che reciteranno alla perfezione la parte loro assegnata. In un modo o nell’altro.
Una vicenda dedicata a chi ama gli intrighi, i colpi di scena o, semplicemente, chi è alla ricerca di un buon libro per ammazzare il tempo. In ogni modo un romanzo che merita di esser letto. E questa è una premessa che, soprattutto al giorno d’oggi, non sottovaluterei affatto.