La vecchia Legnano
- Autore: Domenico Gullo
- Genere: Storie vere
- Anno di pubblicazione: 2010
La cultura arbereshe è nata a partire dal 1600 in seguito alle immigrazioni delle popolazioni albanesi in fuga dagli invasori ottomani. Queste popolazioni si sono insediate in varie regioni dell’Italia meridionale (Calabria, Sicilia, Basilicata, Puglia) mantenendo al loro interno tutta una serie di usi e costumi che si sono tramandati fino ai giorni nostri. L’autore ha vissuto la sua infanzia in una di queste enclavi: questo libro ci porta a contatto con un mondo che sembra lontano anni luce dalle nostre automobili superaccessoriate, dai nostri computer perennemente accesi, dalle nostre irrinunciabili televisioni. Domenico Gullo ci afferra con le mani di carta di quest’opera e ci proietta negli anni Sessanta di una comunità arbereshe: ci inonda di odori e profumi, dalla terra, alle olive, dal sapone delle lavandaie, al braciere che si spostava di stanza in stanza per mitigare il gelo; ci abbaglia della luce del sole che secca le zolle; ci fa percepire le gocce di pioggia sulla pelle e la polvere di gesso sulle mani; ci fa sentire gli scrosci di un mare in tempesta che si è portato via un padre con i suoi sette figli, e il vociare dei ragazzini che escono dalla scuola prima di essere acciuffati con fare atletico dalle loro madri; ci fa risuonare nelle orecchie i suoni di una lingua che non possiamo capire se non grazie alle sue traduzioni, ma che ci lascia intuire la vasta umanità che può pronunciarla.
Il linguaggio è molto lineare: nessuna ricercatezza, nessuna metafora azzardata nelle numerose descrizioni. Frasi semplici, che ti mostrano un paesaggio semplice e, soprattutto, persone. Non parlo di personaggi: volutamento ho scritto "persone". Un personaggio è una creazione letteraria, ma per quanto si ispiri ad esseri umani veramente esistiti, rimane dentro le copertine, al riparo della polvere e dei colpi d’aria. Domenico Gullo fa entrare in scena delle persone in carne ed ossa che sono semplici solo all’apparenza: non le solite macchiette che si distinguono a malapena le une dalle altre per un paio di caratteristiche comportamentali o estetiche; quando si chiude il libro, si ha quasi la tentazione di riaprirlo per controllare che qualcuno non sia scappato dalle pagine.
Il titolo si rifà alla bicicletta Legnano del padre del narratore: un attrezzo povero, confrontato con le mountanbike di oggi, ma vivo, capace di generare amori e odi da covare anche dopo quarant’anni. Uno strumento che richiede sudore senza promettere allori, e che rende quella realtù ancora più lontana dalla nostra, sempre alla ricerca di celebrità e pronta ad arrendersi alle prime curve strette che ti fanno uscire di strada.
E’ un mondo fuori dal mondo quello che può essere descritto così:
"(...) i sacrifici e le rinunce rafforzano gli animi, ingentiliscono i cuori e schiudono le menti. Il più delle volte svuotano anche le tasche, ma questa è un’altra storia".
La vecchia Legnano. Romanzo arbereshe
Amazon.it: 15,00 €
© Riproduzione riservata SoloLibri.net
Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: La vecchia Legnano
Lascia il tuo commento
Se volete, ho intervistato l’autore nel mio blog. Ecco il link: http://blog.libero.it/librini/10535905.html