

La vita oltre la paura. L’incredibile storia di una sopravvissuta al naufragio dell’Andrea Doria
- Autore: Sergio Barducci
- Genere: Romanzi e saggi storici
- Categoria: Narrativa Italiana
- Anno di pubblicazione: 2024
Le mani di Anna sono ferite. Le cime alle quali si è aggrappata per raggiungere la scialuppa di salvataggio le hanno inciso i palmi; non sanguinano più, ma la sofferenza è atroce. Il dolore va diritto al cervello, per quanto si sforzi di sopportarlo. È un romanzo scritto con il cuore, intenso, commovente e coinvolgente, La vita oltre la paura. L’incredibile storia di una sopravvissuta al naufragio dell’Andrea Doria, pubblicato dalle Edizioni Minerva di Argelato-Bologna (luglio 2024, collana Egida, 208 pagine). È un’eccellente e sensibile novità narrativa di Sergio Barducci, cavaliere della Repubblica italiana, scrittore e giornalista televisivo, premiato nell’uno e nell’altro ruolo (a lungo responsabile del TG della televisione di San Marino).
Abbandonando la nave, speronata la notte tra il 25 e il 26 luglio 1956 dalla prua del rompighiaccio svedese Stockholm, Anna è scesa con altri passeggeri a riempire piano piano la lancia, oltre la capienza. La sfida è avvicinare l’altro transatlantico illuminato. Dal ponte della Doria, l’Ile de France sembrava vicino, ma dal mare è lontanissimo dalla scialuppa. I marinai fanno forza sui remi per vincere il moto ondoso, che risospinge verso la grande falla aperta nel fianco dell’Andrea Doria. Sulla superficie galleggiano bauli, valigie, pezzi di legno, parti di armadi e persone che invocano aiuto. Altre invece sono immobili, la faccia nell’acqua scura. Finalmente, avvicinano il battello torreggiante, dalla murata calano cordame per farli salire a bordo, scale di corda con pioli di legno e reti di sartie.
Aveva temuto che la sua vita potesse finire nelle acque gelide dell’Atlantico, al largo dell’isola di Nantucket. Trema ancora per il terrore e il freddo pungente, indossa soltanto la camicia da notte, sotto la coperta verde militare ruvida che le hanno messo addosso. Si sente frastornata e impaurita. Le onde amiche, che avrebbero dovuto portarla dall’amato marito, si sono trasformate in nemiche implacabili. Ingoiano donne, uomini, bambini e insieme ai loro sogni, speranze, averi, ricordi.
Anna Rosti, sammarinese, era salita sul transatlantico Andrea Doria per raggiungere Marino, emigrato a New York dai fratelli, allontanandosi da un futuro incerto. La centounesima traversata atlantica del vanto della Marineria italiana era partita da Genova il 17 luglio 1956. Rotta verso il porto della metropoli americana, da raggiungere all’alba del 26; ma il destino aveva voluto che, poche ore prima, a neanche 50 miglia da Cape Cod, Massachusetts...
A bordo della Doria, 1132 passeggeri. Anna occupava una cabina della classe turistica, l’ex terza classe degli immigrati, con una donna in avanzato stato di gravidanza, Dora, che aveva con sé un bambino di almeno due anni, il piccolo Anthony. Un’altra sanmarinese per combinazione, espatriata a Detroit. L’Ile de France ormeggia al Pier 88 e Anna scende dalla passerella sulla banchina della terraferma, fissando la folla raccolta ad accogliere i superstiti. Cerca di guardare oltre la ressa di fotografi, telecamere e giornalisti, per cercare d’individuare Marino, qualcuno dei fratelli, la cognata Anna. Non conoscendo una parola d’inglese, sfrutta la presenza della stampa: impalla insistentemente le riprese per farsi inquadrare e riconoscere. Funziona. Qualcuno elenca i nomi dei sopravvissuti e invita i parenti a spostarsi all’altro attracco, quattro isolati più a sud, il Pier 84, alla 44esima Strada, perché stanno arrivando altre navi oltre all’Ile de France, che ha preso a bordo centinaia di naufraghi, passeggeri e uomini d’equipaggio. 542 sono sulla Stockholm, che dopo avere provocato il danno - accostando verso l’Andrea Doria invece di divergere dalla rotta pur segnalata dal radar - si è prodigata per recuperare i malcapitati. La nave da carico Cape Ann ha recuperato 129 persone, riempiendo quattro scialuppe, lo stesso numero di battelli calati dalla petroliera Robert E. Hopkins, riuscita però a salvare un solo uomo; addormentato profondamente in infermeria, non si era accorto della collisione e si era calato in mare dopo tutti gli altri. Anche la nave mercantile William Thomas, accorsa per prestare soccorso, ha messo in salvo 158 sopravvissuti, stipati in tre scialuppe.
Sul sito del Quirinale, si legge che il 26 luglio 1956 l’Andrea Doria, nave ammiraglia della nostra Marina mercantile e gioiello della tecnologia, è affondata a 200 chilometri da New York (174 miglia nautiche), dove avrebbe dovuto attraccare. A bordo 1706 persone. Poco prima della mezzanotte del giorno precedente, mentre navigava nella fittissima nebbia, era stata speronata dalla motonave svedese Stockholm, nel punto nave latitudine 40°30’N, longitudine 69°53’W. Con l’immediato SOS, accorsero i soccorsi. Alle 16.04 l’Andrea Doria affondò. Il disastro ha causato 52 vittime, 46 della Doria, 6 della nave collidente. Aggiungiamo che il comandante Piero Calamai abbandonò per ultimo, alle 15.18, rinunciando ad affondare con la sua nave solo perché altri ufficiali dissero che sarebbero rimasti con lui
Recenti simulazioni computerizzate hanno accertato la responsabilità dell’inesperto terzo in comando svedese Carstens-Johannsen (unico ufficiale in plancia durante la rotta di collisione non rilevata). Il comandante della Stockholm riposava in cuccetta, mentre quello del transatlantico italiano era regolarmente al suo posto. Il giovane scandinavo avrebbe sovrastimato la distanza tra le navi, a causa di un’errata regolazione dell’apparato radar, di difficile lettura e poco illuminato. Già nel 1957, un’inchiesta italiana era giunta alla stessa conclusione, ma i risultati non vennero resi noti per questioni politiche, economiche e accordi tra la compagnia di assicurazione e gli armatori.
Quarant’anni dopo, un uomo distinto bussa al campanello dell’abitazione di Anna a San Marino...

La vita oltre la paura. L'incredibile storia di una sopravvissuta al naufragio dell’Andrea Doria
Amazon.it: 16,05 €
© Riproduzione riservata SoloLibri.net
Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: La vita oltre la paura. L’incredibile storia di una sopravvissuta al naufragio dell’Andrea Doria
Lascia il tuo commento