L’insegna posta sotto l’iconico numero 73 di Rua Garrett recita “Livraria & Cafè”. Siamo a Lisbona, di fronte alla Livraria Bertrand, la più antica libreria del mondo ancora in attività. Situata nel caratteristico quartiere Chiado, il luogo più letterario della città, a poca distanza dalla statua di Fernando Pessoa, la Livraria Betrand può essere considerata la Shakespeare and Company del Portogallo; ma questo luogo conserva ancora intatta la patina del tempo ed è contornato dagli spettacolari azulejos che caratterizzano la vivace architettura portoghese.
Perfettamente incasellata nel puzzle azzurro delle piastrelle di ceramica troviamo la libreria che espone in vetrina l’opera omnia di José Saramago, libri presentati in copertine dai colori brillanti - giallo, rosso, blu e l’intero spettro cromatico dell’arcobaleno - che sembrano replicare la fisionomia gioiosa e solare di Lisbona.
Benvenuti alla “Livraria Bertrand”, dunque, non vi resta che entrare. Scopriamo la storia della più antica libreria del mondo.
Livraria Betrand a Lisbona: origini e storia
La Livraria Betrand fu aperta nel 1732 nella Rua Direita do Loreto da Peter Faure, detto “Pedro”, un libraio di origine francese che si era innamorato del Portogallo. Faure accettò come socio un uomo di nome Pierre Bertrand che in seguito avrebbe sposato sua figlia, donando al locale il nuovo nome di Livraria Faure & Betrand. A Pedro Faure e al genero presto si aggiunse anche Jean Joseph, fratello di Pierre, appena arrivato dalla Francia. Dopo la morte di Faure, avvenuta nel 1753, i fratelli Betrand divennero proprietari dell’attività.
La libreria originale fu però distrutta dal “Grande terremoto di Lisbona” del 1755, lo stesso che fu responsabile della peculiare dell’architettura - a vista - del celebre Convento Do Carmo, la chiesa gotica scoperchiata con soffitto a cielo aperto che ora si trova a poca distanza dalla libreria.
In seguito al terremoto, i fratelli Bertrand furono costretti a trasferire la libreria nel luogo in cui ancora oggi la visitiamo, il tradizionale quartiere di Chiado, nel centro pulsante della città. La loro abitazione si trovava al piano superiore in modo da rendere per loro più facile la gestione degli affari.
Dopo la morte di Jean Joseph, la libreria fu amministrata da sua moglie Marie Claire Rey Bertrand e da suo figlio Jorge Bertrand, rimase quindi sempre un “affare di famiglia”, sebbene acquisendo la denominazione di Viúva Bertrand e Filho, ovvero “Vedova Betrand e figlio”. Nell’Ottocento la Livraria divenne uno dei poli culturali di Lisbona, al suo interno si incontravano i migliori scrittori e poeti dell’epoca, ingaggiando una sorta di salotto culturale e un caffè dall’atmosfera bohémienne. La frequentavano Alexandre Herculano, considerato il massimo esponente del Romanticismo portoghese e Joaquim Pedro de Oliveira Martins, famoso storico e filosofo che ebbe un ruolo di spicco nel partito socialista.
Dopo che l’ultimo esponente della famiglia Bertrand morì, la libreria passò nelle mani di José Fontana, di origine svizzera, un’altra colonna portante del socialismo portoghese. L’attività continuò comunque a mantenere lo stesso nome di Betrand, persino dopo il suicidio di Fontana che - leggenda narra - si uccise proprio all’interno della libreria nel 1876, non potendo più reggere l’aggravarsi delle sue condizioni fisiche a causa della tubercolosi. Da quel momento la storica libreria avrebbe mutato proprietario di frequente, venendo meno alla storica tradizione, ma ormai l’attività era consolidata: Livraria Betrand era infatti diventato un marchio e una filiale di librerie esportate in ogni angolo del Portogallo, la prima - e la sola - tuttavia rimaneva la sede al numero 73 di Rua Garrett, nel quartiere di Chiado.
La Livraria Bertrand oggi
Oggi la Livraria Bertrand rimane il luogo accogliente delle origini, è aperta ai visitatori anche la domenica quando le strade brulicano di avventori e delle melodie del fado, la musica popolare portoghese. Al suo interno si respira un inconfondibile odore di legno e di vaniglia - che sembra riportare indietro nel tempo - e si trovano libri di ogni genere e lingua, dal portoghese all’inglese, dal francese allo spagnolo.
Nella vetrina sono esposte le opere classiche della letteratura portoghese, da Pessoa a Saramago alle poesie di Luís de Camões che occhieggiano ammiccanti ai turisti nelle loro splendide copertine, ma non mancano iniziative originali per avvicinare alla lettura: ad esempio potete correre il rischio di acquistare un libro al buio, consigliato nella vostra lingua!
Trovate dei consigli di lettura in tutte le lingue del mondo: i libri sono ben impacchettati e assolutamente anonimi, ma le parole sulla superficie si presentano come bizzarri indovinelli e potrete giocare a indovinare il titolo sulla base dei tre aggettivi o indizi proposti. Ad esempio: “avventuroso”, “psicologico”, con un “protagonista maschile”; lo comprereste?
La libreria propone anche un’interessante raccolta di epistolari dedicati alle lettere d’amore che potrebbero incuriosire i lettori. L’ingresso è completamente gratuito, l’interno è confortevole e silenzioso. Sarete ben accolti, anche dai libri (sono oltre 1200!) che troneggiano sugli scaffali profumati e sembrano farvi l’occhiolino, invitandovi a sfogliare le loro pagine.
Poco distante potete trovare la libreria antiquaria Livraria Sá da Costa, fondata nel giugno 1913, che non solo custodisce libri rari ma anche stampe, cartoline vintage, lettere scritte a mano, mappamondi e tanti volumi antichi dalle pagine ingiallite e scricchiolanti che sembrano celare formule segrete.
Il sabato mattina nell’angolo adiacente alla Livraria Betrand potete trovare la Feira de Alfarrabistas, ovvero la “fiera dei libri antichi”, una lunga serie di bancarelle che vendono i volumi più disparati a prezzi davvero stracciati (si parte da 1 euro!) e davvero spulciando un po’ potreste fare grandi affari.
Insomma, a Lisbona i libri non mancano e nemmeno il sole; l’ideale, per rimanere nell’atmosfera letteraria, sarebbe sedersi a leggere al caffè “La Brasileira” dall’architettura Art Nouveau frequentato da Fernando Pessoa. In mancanza di Pessoa in carne e ossa potete sempre sedervi accanto alla sua statua, non sarà loquace, ma promette di essere una buona compagnia intellettuale.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Livraria Bertrand: a Lisbona la libreria più antica del mondo
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