Luna senza Inverno
- Autore: Alberto Camerra
L’autore Alberto Camerra ci presenta il suo ultimo libro, un romanzo di formazione che ha per protagonista una straordinaria figura femminile e sullo sfondo una riserva degli indiani d’America in un’Arizona dei giorni nostri: "Luna senza Inverno", edito in formato eBook a Maggio del 2014.
- Raccontaci la trama del tuo nuovo romanzo.
È la storia di Tami, una giovane dal sangue misto, per metà bianca e per l’altra metà pellerossa, che si rende conto, crescendo, di possedere una facoltà rara e ambigua: quella di vedere cose inaccessibili ad altri. Nel suo percorso, determinante sarà la figura di un anziano sciamano Hopi.
Il destino della ragazza si legherà a quello di una riserva indiana dove, tra realtà e leggende, sarà costretta a confrontarsi con le profezie del popolo nativo. Dovrà affrontare anche i conflitti d’amore in cui due uomini la trascineranno e risolvere i misteri legati alla sua stessa natura. È un romanzo di formazione, ambientato nell’Arizona dei nostri giorni, che gravita attorno agli indiani d’America.
- Quali sono i personaggi che contribuiscono a creare il tessuto della vicenda?
Oltre alla già citata Tami, troviamo Nacho e Driskoll. Il trio, inizialmente affiatato, finisce con lo sfaldarsi nel corso degli anni. Crescendo capiscono di nutrire finalità differenti alimentate dall’acredine di due civiltà contrapposte: la bianca e la rossa. Nacho è un Hopi, avverte in sé una natura ribelle e insofferente alle regole imposte. Mentre Driskoll discende dai pionieri che hanno sottratto il territorio agli amerindi e proviene da una famiglia benestante, che si avvale della legge per affermare la propria dinastia. Nonostante l’allontanamento, dovuto alle differenze sociali, rimarranno legati dal sentimento provato per Tami. Amore e rovina sono però due volti della stessa medaglia, come scopriranno.
- Perché hai scelto di parlare degli indiani d’America?
È un tema che mi sta molto a cuore. Una passione risalente all’infanzia, coltivata attraverso libri e fumetti, documentari e cinema. Un argomento scottante, storicamente un olocausto e genocidio, lontano dalla nostra cultura eppure tremendamente vicino. I nativi americani sono però anche cultura e tradizione, spiritualmente uniti alla natura in ogni sua forma: animale e vegetale. Abbiamo parecchio da imparare noi, figli della società cosiddetta civile, se diamo uno sguardo ai loro valori. Mi interessava accostare la storia al contemporaneo, mostrare come vivono oggi e, soprattutto, evidenziare che non sono fantasmi di un’epoca dimenticata. Sopravvivono. Nonostante il progresso.
- La decisione di scrivere un libro con protagonista femminile a cosa è dovuta?
Da sempre, la donna, è argomento principale di quanto scrivo. Anche quando sembra non esserlo, con la sua presenza, decide la direzione della trama.
È stata fondamentale nel mio primo romanzo Fiori nella Neve, ha equamente diviso lo spazio nel secondo libro Al & Bo – la costola di Adama, ed è indiscussa regina in Esdy.
Nel caso di Luna senza Inverno, l’esigenza è da ricercare nell’assegnazione del ruolo della donna nella cultura amerindia, erroneamente considerata, da qualcuno, sorda alla sua importanza. Oggi, nella nostra società occidentale, per quante posizioni di spicco la donna possa raggiungere, deve sempre fare i conti con un’organizzazione di stampo maschile, deve sfoderare una grinta e un’aggressività che, spesso, ne snaturano persino il sesso di appartenenza. Tra i nativi americani i ruoli erano ben definiti e rispettati con la massima armonia.
- Un lettore che desideri leggere il tuo romanzo cosa potrà aspettarsi, al di là di quanto ci hai raccontato?
Passione. Credo e spero sia la chiave di lettura in grado di trasparire dalle pagine. Passione verso il popolo degli indiani d’America, verso un paesaggio selvaggio e ricco di fascino come quello dell’Arizona. Passione verso i sentimenti che conducono uomini e donne lungo il tragitto della vita.
Luna senza Inverno
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Luna senza Inverno
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Ho letto Luna senza inverno di Alberto Camerra, bellissimo romanzo dalla lettura scorrevole e dettagliata tra il presente e il passato di Tami una ragazza di sangue misto,la descrizione dei luoghi della riserva indiana mi hanno dato l’esatta locazione come se io stessa fossi lì presente permettendomi di fare un viaggio fantastico