Lupus in fabula: che significa?

Qualcuno ha detto "lupus in fabula" ma non sapete che significa? Come è facile intuire siamo in presenza di una locuzione latina che ancora oggi mantiene vivo il suo utilizzo nonostante la lingua latina sia, per certi versi, considerata una lingua morta.

Il suo significato, e di conseguenza il suo utilizzo oggi, è frutto di una traduzione letterale del termine che successivamente è stata interpretata a seconda dei contesti nei quali si è diffusa.

Vediamo nel dettaglio quando si usa l’espressione lupus in fabula oggi e che significa per comprenderne a pieno il messaggio che vi si nasconde.

Il significato di lupus in fabula

Il significato di lupus in fabula e soprattutto la traduzione letterale di tale affermazione, sono i seguenti: "lupo nel discorso".
Detta così sembrerebbe una frase priva di senso, al contrario all’origine dell’espressione vi è la presenza del lupo quale personaggio delle fiabe, la quale ricorre con grande frequenza in queste ultime.

A questa prima spiegazione ne troviamo un’altra: nell’antica Roma, infatti, sembrerebbe proprio che gli antichi romani erano sostenitori di una credenza ai tempi molto diffusa secondo la quale l’essere visti dal lupo portasse alla perdita della parola.

Pertanto, detto ciò, l’utilizzo di lupus in fabula può essere equiparato a quello di un’altra affermazione, ovvero "parli del diavolo e spuntano del corna".

Quando si usa lupus in fabula

In altre parole si usa l’espressione lupus in fabula per indicare, ad esempio, il sopraggiungere di una persona di cui si stata parlando o alla quale si alludeva qualche attimo prima.
Tale affermazione o modo proverbiale ricorre in diversi autori di un tempo, conosciuti nel mondo della letteratura e della storia di quest’ultima: in particolare Terenzio, Plauto, Leonardo Da Vinci ma anche Cicerone.

Quest’ultimo utilizzò l’espressione lupus in fabula proprio per comunicare l’arrivo di una determinata persona oggetto di dibattito tra i presenti, un arrivo che tronca il discorso che gli altri stanno portando avanti in quel momento.

Ma anche in relazione alla credenza romana citata in precedenza, ovvero quella secondo la quale quando qualcuno è veduto per primo dal lupo, perda la favella.