Nell’ambito delle meritorie iniziative dell’Assostampa di Palermo, presso la sede del Circolo della stampa, si è tenuto un interessante incontro sul tema Mafia e Criminalità.
Si è preso spunto dalla collana di pubblicazioni diretta da Barbara Biscotti, professoressa universitaria di Storia del diritto, responsabile degli allegati della RCS, in uscita con Corriere della Sera e con la Gazzetta dello Sport.
La difesa pervicace delle diseguaglianze è una cifra della violenza mafiosa, che si è manifestata nella miriade di sindacalisti che ne sono state vittima. come Placido Rizzotto e tanti altri ancora. Sono pagine dimenticate di Storia che hanno segnato la vita dell’intera nazione come per Portella della Ginestra.
“Mafia”: una collana sulla storia della criminalità organizzata
Pasquale Hamel, Roberto Leone, Gian Mauro Costa, Bianca Giammanco e Paolo Vannini sono gli autori siciliani di questa collana, intervenuti a questo incontro. Gli autori hanno scritto alcuni volumi che sono in parte già usciti; si tratta veri e propri libri d’inchiesta, alcuni con un approccio critico a temi già percorsi, come una sorta di enciclopedia che viene a colmare un vuoto sulla storia della Criminalità organizzata raggiungendo un pubblico vastissimo con dati significativi sulle copie vendute.
Questa collana, è stata insignita del “Premio le sociologie per il giornalismo etico e sociale Robert Ezra Park” per volontà della Commissione anti Camorra della Regione Campania, un riconoscimento notevole a livello giornalistico.
Ogni autore ha contribuito con serietà professionale e impegno encomiabile a porre in essere questa opera significativa, sotto il proprio diverso punto di vista.
Gli autori sono difatti giornalisti, come pure accademici, che si occupano specificatamente di questi temi, ognuno per il suo settore e nel proprio territorio.
Pasquale Hamel, nel volume di imminente pubblicazione, tratta di un episodio che è ritenuto alle origini della fenomenologia mafiosa: la vicenda de I Pugnalatori di Palermo che è anche un famoso libro di Leonardo Sciascia.
L’autore con impegno ha rivisitato questa storia, trovando testi e nuove fonti come pure nuovi stimoli per disegnare un quadro estremamente complesso quale è la realtà di questa particolare fase storica.
Siamo a Palermo, subito dopo l’arrivo di Garibaldi con una situazione di estremo trambusto e di squilibrio sociale. È una storia appassionante che si interseca con quella associazione dai svariati interessi e intenti, non solo criminali che è bene precisare, secondo l’autore, non nasce con il Risorgimento e con l’Unità d’Italia.
La realtà risorgimentale è puntellata da fenomeni di criminalità, frutto di un intreccio perverso tra Mafia e un’aristocrazia in una commistione di uomini, potere e interessi.
La mafia e il cinema
La Mafia al Cinema di Gian Mauro e Gabriele Costa è un altro importante tassello di questa collana. La filmografia sulle mafie è vastissima e volendo analizzare a fondo il piano della narrazione storica e quello della finzione, sovente ambedue si sovrappongono e/o si ispirano a vicenda. Per scrivere questo volume su Mafia e Cinema, storicamente si è pensato al primo film, quello di Pietro Germi, dove per la prima volta ci si imbatte nella parola Mafia nella storia del Cinema. Una visione “western”, poco aderente alla realtà ma certo d’effetto in ragione del genere che allora predominava sugli schermi.
I Gangster Movie non sono invero caratterizzati dalla presenza della Mafia, anche se la Mano Nera, veniva dipinta nei suoi aspetti romantici e fascinosi.
I Mafiosi venivano poi spesso tratteggiati come personaggi folcloristici nella Mafia degli anni Venti. Con la televisione, si ha poi un’esplosione della Mafia sul piccolo schermo, all’altezza di quella che è la rappresentazione che la fiction fa dello stereotipo mafioso. Nel libro si accenna anche alla Mafia raccontata dalla Mafia stessa con la vicenda del figlio di Michele Greco che aveva come una vera e propria ossessione per il Cinema.
Una vicenda che vide anche la realizzazione di una serie e di film di basso livello.
Le vittime collaterali della mafia: da Peppino Impastato a Pippo Fava
Le vittime collaterali di mafia è un altro titolo della collana a firma sempre di Gian Mauro Costa e di Roberto Leone che parla di coloro che vengono loro malgrado implicati in affari di mafia. Un volume particolare che sintetizza un tema molto vasto con temi e titoli singolari.
Anche Roberto Leone preparerà a breve un volume sulla storia del giornale L’ORA e sulle sue battaglie antimafia. Lo stesso Leone ha già però curato un volume sulle Mafie in Lombardia., già attive da tempo in diversi luoghi del nord Italia, avendo intuito come la vera ricchezza, i centri di potere, la Borsa…siano in questi luoghi.
E ancora Bianca Giammanco, una giovane giornalista, ha trattato temi importanti in due volumi di questa collana, uno quello su Peppino Impastato e sul suo attivismo mentre nell’altro si è interessata dei vari giornalisti impegnati nella lotta alla Mafia che ha avuto vittime illustri come Pippo Fava di cui ricorrono i quarant’anni dalla morte.
La mafia nello sport
Un ultimo numero si vuole ricordare molto coinvolgente e apparentemente più lieve, quello che tratta della Mafia nello sport, scritto da Paolo Vannini, giornalista che si occupa di sport. Questi segue da tempo immemore il Palermo calcio in tutte le sue vicissitudini ed è questo un volume che è stato molto propagandato nelle scuole in quanto lo sport dovrebbe veicolare fattori positivi.
Vi si espone un tema come quello delle infiltrazioni mafiose nel mondo dello sport per i vasti interessi finanziari che vi gravitano intorno.Ma vi sono illustrate vicende positive come quella di Pino Leto, come pure l’impegno di Addio Pizzo.
Uno sport che vuole aprire le menti dei giovani facendo loro conoscere e apprezzare valori positivi di libertà e di giustizia, allontanandoli dai codici di violenza e morte che sono presenti in quartieri dove spesso rimangono coinvolti, loro malgrado, per vicinanza di ambienti malavitosi o per vincoli familiari.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: "Mafia e Criminalità organizzata": una collana dedicata in edicola
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