Mattoncini di Angelo Calvisi

Angelo Calvisi, docente di materie umanistiche in un liceo della sua città, Genova, nasce nel 1967. In passato ha svolto mestieri disparati: il giornalista sportivo, l’attore, il compilatore di guide turistiche, il geometra presso l’Ente Provinciale di Genova, il responsabile di un enorme negozio di dischi, il cooperatore sociale.
Dalle sue svariate esperienze di vita e di lavoro ha tratto qualche spunto per le sue opere letterarie. Tra i suoi romanzi: Fanno dei giri immensi e poi ritornano Les Flâneurs e Genesi 3.0 (Neo. edizioni), pubblicati nel 2019. Con pièdimosca edizioni ha pus bblicato nel 2020 il romanzo Gli altri fanno volume.
È stato anche interprete e sceneggiatore del film Lazzaro, diretto da Paolo Pisoni e uscito nel 2018.

Mattoncini (pièdimosca edizioni, 2022), arricchito da una interessante prefazione a cura di Gianluca Morozzi è un’opera originale costituita da tre racconti distinti narrati in prima persona. Filo rosso la follia dichiarata o presunta dei tre protagonisti: un maniaco di video games che confonde il gioco Prince of Persia con la realtà, uno psicopatico che ha uno strano rapporto con il Sommo Poeta per eccellenza, un geometra squilibrato.

La scrittura di Calvisi, come dichiarato anche da Morozzi nella nota introduttiva, è sicuramente leggera e ironica, anzi fa praticamente ridere.

I tre personaggi del suo libro sono dei disagiati che raccontano le loro gesta con la loro sana follia e il contrasto tra la illogica razionalità delle narrazioni e l’assurdità delle azioni suscita decisamente ilarità nel lettore.
Eppure nel substrato non è difficile toccare la sofferenza e l’ingrato mestiere di vivere di chi non riesce o non può adeguarsi alla sana mediocritas, preferendo rifugiarsi nell’amore verso la Daughter del Sultano, come il protagonista della prima storia o pagando pesantemente le conseguenze di una esistenza in bilico tra lucidità e conclamata pazzia.

Un libro scorrevole malgrado la mole di circa cinquecento pagine, assolutamente consigliato.