Buone notizie dalla Buchmesse, la Fiera internazionale del Libro di Francoforte, il principale appuntamento mondiale per l’editoria libraria e in particolare per lo scambio dei diritti. Gli ultimi dati sul mercato libraio sono infatti ottimi per l’Italia. Vediamo insieme perché.
La Fiera internazionale del Libro di Francoforte, in programma fino al 14 ottobre 2018, si è aperta con il ricordo di Inge Feltrinelli, scomparsa da poche settimane. Si è poi fatta una valutazione sul mercato libraio e, stando al Rapporto dell’Associazione Italiana Editori (AIE) sembra che quello italiano, nonostante la vivacità del settore ragazzi, non cresca.
Ma ci sono comunque notizie positive, perché invece cresce lo slancio dell’editoria italiana sul piano internazionale: il peso dell’export è in aumento (+6% nel 2017), inoltre abbiamo una crescente conferma della capacità di proporre e vendere diritti degli autori italiani sui mercati stranieri (+10,1% nel 2017) e di realizzare coedizioni internazionali, soprattutto nel settore bambini e dell’editoria illustrata.
Assistiamo infatti a una lenta ma costante crescita degli autori italiani sul totale delle pubblicazioni.
La presenza dell’editoria nazionale alla Buchmesse è stata decisamente significativa: lo Spazio Italia, organizzato da Aie, Ministero dello Sviluppo economico e ICE (Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane) conta ben 133 editori, più della metà dei 249 editori italiani complessivamente in Fiera.
Presenti anche quattro Regioni: il Lazio con 38 espositori, il Piemonte con 33 espositori, la Sardegna (in collaborazione con l’Associazione Editori Sardi) con 7 espositori e la Regione Veneto con 20 espositori.
Il presidente dell’Aie Ricardo Franco Levi ha commentato così:
“Siamo felici di questa crescita sul fronte internazionale e di questa crescente conferma della capacità di proporre e vendere diritti degli autori italiani sui mercati stranieri." Sul mercato interno, dove, pur nel quadro di una crescita sostanzialmente piatta, l’editoria si conferma come la principale industria culturale del paese.
Dal Rapporto sullo stato dell’editoria 2018
Il Rapporto sullo stato dell’editoria 2018 evidenzia anche il fatto che i prezzi dei libri non crescono e che anche il prezzo medio del venduto rimane stabile. Inoltre il libro non è più, da anni, l’unico supporto attraverso cui si accede alla lettura di un contenuto e riguardo ai sistemi di modalità di lettura digitale, l’eReader rimane il principale dispositivo utilizzato per la lettura.
I canali attraverso cui i lettori acquistano i libri continuano a seguire il processo di trasformazione nelle preferenze dei lettori. Gli store online valgono il 21,5% del mercato trade di varia. Le librerie (di catena o a conduzione familiare) con la quota del 70,8% rappresentano comunque il principale canale di approvvigionamento di libri.
Che ne pensate? Vi aspettiamo come sempre nei commenti.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Mercato libri: aumentano i libri italiani pubblicati in Italia e all’estero
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